Passaggio di testimone – anzi della lampada della pace – dalla diocesi di Padova a quella di Chioggia. L’appuntamento è per domani, giovedì 22 giugno, alle 20.45 nella chiesa di Sant’Anna di Piove di Sacco (Pd) per l’ultima tappa “padovana” del progetto Custodi di pace, avviato lo scorso 23 novembre. Da allora, intervallata da otto tappe – compresa la marcia interdiocesana del 29 gennaio scorso – la fiammella di pace ha girato l’intero territorio della diocesi di Padova invitando a pregare per la pace, con occasioni di diverso tipo. Le tappe di passaggio e consegna della lampada da una zona all’altra sono state dopo Padova a Dolo (15 dicembre), alla marcia interdiocesana tra Fellette e Bassano (29 gennaio) a Vadobbiadene (15 febbraio), ad Abano Terme (15 marzo), a Montagnana (19 aprile), a Conselve il 17 maggio e ora il 22 giugno a Sant’Anna di Piove di Sacco.
Ora la lampada di pace viene consegnata a Chioggia, che ha accolto la proposta di proseguire questo cammino nel suo territorio, perché la preghiera non si interrompa e si mantenga viva l’intercessione per la pace. Il vescovo di Padova Claudio Cipolla, al termine della veglia di preghiera di giovedì 22 giugno, consegnerà infatti nelle mani di mons. Giampaolo Dianin, vescovo di Chioggia, la lampada della pace, affidando la custodia di questo prezioso dono che è la pace. Il vescovo Dianin sarà presente a Sant’Anna di Piove di Sacco insieme a una delegazione della sua diocesi e al sindaco di Chioggia. Durante la Veglia saranno presenti anche i sindaci del territorio del Piovese.
“Nelle scorse settimane – ha scritto Dianin alla diocesi – è arrivata dal vescovo di Padova una proposta. A Padova dallo scorso novembre è iniziato il pellegrinaggio della ‘lampada per la pace’ che ha sostato in ciascun vicariato chiamando tutti alla preghiera e a qualche iniziativa per tenere vivo il tema della pace. Al termine di questo ‘pellegrinaggio’ il vescovo, con i suoi collaboratori, ha pensato di chiedere alle diocesi vicine di continuare questa iniziativa perché la preghiera non si interrompa e teniamo sempre viva l’intercessione per la pace. Così mi è stata fatta la proposta di continuare noi questa staffetta della pace per il tempo che riteniamo opportuno e poi consegnarla a un’altra diocesi. Mi è sembrata una proposta bella che può aiutarci a essere anche noi ‘custodi della pace’”.