“In questa collaborazione a più livelli fra istituzioni diverse che si interessano ai cammini, in maniera particolare alla Via di Francesco, c’è il segreto dello sviluppo e della crescita che questi percorsi possono ancora esprimere per tante persone che arrivano dall’Italia e dall’estero”. Lo ha detto, oggi, il vescovo di Gubbio e di Città di Castello, mons. Luciano Paolucci Bedini, delegato della Ceu per i cammini, intervenendo a Perugia, alla presentazione della “Credenziale del pellegrino della Via di San Francesco” nell’edizione speciale che celebra il grande Centenario francescano. “La nuova Credenziale – ha sottolineato il presule – è uno strumento semplice ma importante, perché un cammino diventa la carta d’identità del pellegrino che è lì per un percorso personale che si intreccia con il territorio che attraversa, per storie, luoghi, incontri, paesaggi, pensieri e riflessioni. E soprattutto si intreccia con la santità che quel cammino custodisce e quindi la Credenziale diventa anche la compagna più ‘intima’ del pellegrino, raccogliendo e conservando la memoria di quei passi come un piccolo e sintetico diario”.
“Accoglienza è la grande ricompensa di un pellegrinaggio, in particolare per la maggioranza dei pellegrini che arrivano ad Assisi. Essere accolto è segno di rispetto e di maturità, perché si vede nell’altro un’opportunità di condividere qualcosa, di costruire un rapporto, di crescere nella nostra umanità fragile. E per commemorare l’ottavo centenario francescano, insieme ai pellegrini, noi frati del Sacro Convento insieme alla Statio peregrinorum, vogliamo accogliere ogni pellegrino con un nuovo Testimonium personalizzato che rivela il nostro amore a San Francesco nel viso di ogni donna e ogni uomo che il Poverello di Assisi ci affida”, ha affermato il responsabile della basilica di San Francesco in Assisi, fra Rafael Pinheiro Normando.
“L’homo viator è nel mondo un percorritore del tempo verso una compiutezza che appartiene al futuro assoluto di Dio, oggi riconoscibile e raggiungibile nel tracciato della speranza. La ‘legge del pellegrinaggio’ è da sempre, anche nel testo biblico, quella del ‘lasciare dietro di sé’, facendo esperienza di conversione e condivisione; una gioia pensare che la Credenziale del pellegrino della Via di San Francesco possa attestare proprio questo”, ha aggiunto il custode del Convento della Porziuncola, padre Massimo Travascio.