“Oggi, più di 110 milioni di persone sono forzatamente sfollate in tutto il mondo. In occasione della Giornata mondiale del rifugiato, ribadiamo l’impegno dell’Unione europea a continuare a essere uno dei principali donatori umanitari e allo sviluppo e a intensificare i nostri sforzi per garantire che l’Ue rimanga un luogo in cui i rifugiati trovano protezione e sicurezza”. Lo si legge in una nota congiunta firmata dalla Commissione europea e dall’Alto rappresentante per la politica estera, Josep Borrell. “A livello globale, l’Ue si adopera per contribuire a migliorare la situazione di milioni di rifugiati e sfollati forzati coinvolti in conflitti o gravi crisi umanitarie come quelle in Afghanistan, Siria, Venezuela, Myanmar, Yemen, Sud Sudan, Sudan, Repubblica democratica del Congo e Burkina Faso. Forniamo aiuti salvavita tra cui cibo, alloggio, istruzione, assistenza sanitaria e supporto per i mezzi di sussistenza”. Il testo aggiunge: “Sebbene la stragrande maggioranza degli sfollati forzati si trovi al di fuori dell’Ue, sosteniamo anche un numero significativo di rifugiati negli Stati membri. In particolare, con la guerra della Russia contro l’Ucraina, oggi gli Stati membri ospitano circa 4 milioni di persone ucraine sotto protezione temporanea, con più della metà sono donne e bambini”. L’Ue fornisce “inoltre protezione e assistenza umanitaria agli sfollati interni in Ucraina e sosteniamo i rifugiati ucraini nella Repubblica di Moldova”.