Per le feste patronali di S. Antonio (13 giugno) e S. Bernardo d’Aosta (18 giugno) il santuario di Anzino ha accolto una folla di pellegrini giunti da tutta la diocesi di Novara. Ad aprire le celebrazioni la Messa e il Vespro presieduti da Mons. Jean marie Lovey, vescovo di Sion e già superiore generale dei canonici del Gran San Bernardo. Alla liturgia si è affiancata (15 giugno) anche la presentazione del libro “Il genio degli ossolani nel mondo” (di E. Rizzi). Ricordate le figure di Pietro Quaroni (ambasciatore che accompagnò Alcide De Gasperi ai trattati di Parigi) e Ludovico Quaroni (architetto di fama mondiale). Rizzi ha presentato anche la figura di San Bernardo nella cornice dei festeggiamenti anzinesi. Dalla diocesi di Novara è giunta ad Anzino una nuova reliquia del patrono S. Bernardo, santo venerato in Alto Piemonte, Val d’Aostra, Savoia, Svizzera che nel 1923, cent’anni fa, fu proclamato patrono delle Alpi e dei loro abitanti da papa Pio XI, anch’egli alpinista e protagonista di ascensioni, una delle quali sulla est del Monte Rosa. La reliquia è stata accolta la mattina di domenica in Piazza Marconi, e portata poi in processione alla chiesa parrocchiale con la presenza delle donne in abito tradizionale, delle guide alpine di Macugnaga e del gruppo alpini di Bannio Anzino; è seguita la messa solenne con la processione del corpus Domini, presiedute da don Goffredo Sciubba, parroco di Santa Maria degli angeli di Saremo (Im). Il prossimo appuntamento estivo ad Anzino sarà nel mese di luglio con il pellegrinaggio inaugurale del primo tratto segnato come “Cammino di S. Antonio” attraverso la Val Mastallone. Un percorso che valorizza un cammino vecchio di secoli lo rende un nuovo strumento di diffusione del messaggio del santo francescano.