“Tutti gli egoismi nascono dalla mancanza di preghiera”. Ne è convinto il Papa, che ricevendo in udienza i Canonici Regolari del Santissimo Salvatore Lateranense ha chiesto loro: “Esaminate la coscienza, ognuno di voi dica quante ore al giorno prega. Mai sparlare uno dell’altro, mai! Il chiacchiericcio è una peste”. “Il diavolo entra dalle tasche!”, ha poi esclamato Francesco a proposito dell’uso comune dei beni: “Pensate a quando Gesù dice: ‘Non si possono servire due padroni, o servite Dio – e lì mi aspetterei che dicesse: o servite il diavolo – invece non dice il diavolo, ma: ‘il denaro, quasi che fosse peggio del diavolo. È curioso questo. Il diavolo entra dalle tasche sempre, sempre”. “Non vivere per se stessi ma per servire”, l’altra indicazione papale a proposito dello spirito di servizio alla Chiesa: “Il vostro carisma vi vuole al contempo contemplativi e attivi, dediti alla preghiera e allo studio come al ministero, pronti a rispondere alle esigenze dei tempi che mutano”. “Vi chiamate canonici regolari, legati cioè a una Regola, il che delinea la fedeltà alla vostra consacrazione secondo i voti, anzitutto la povertà”, ha sottolineato inoltre il Papa: “Infine, il vostro nome vi lega alla Basilica Lateranense: nemmeno questo costituisce un fregio prestigioso o un ricordo che evoca gloriosi trascorsi, no, ma l’invito alla fedeltà alla Chiesa, da testimoniare essenzialmente attraverso il servizio”.