“Ringraziamo con gioia il Santo Padre per averci donato anche quest’anno il messaggio in occasione della Giornata mondiale dei nonni e degli anziani che si celebrerà il prossimo 23 luglio e rivolgiamo fervidi auguri al Papa per il suo rientro in Vaticano dopo l’intervento chirurgico e la sua convalescenza al Policlinico Gemelli”: lo afferma, oggi, il presidente dell’Associazione nazionale lavoratori anziani (Anla), Edoardo Patriarca.
“L’immagine dell’abbraccio fra la giovane Maria e la più anziana Elisabetta, che il Santo Padre ci ricorda nel suo messaggio, ci riempie di emozione e di gioia”, spiega Patriarca: “Emozione, perché attraverso questo gesto vediamo l’affettuoso rispetto, l’amicizia, la solidarietà che devono stare alla base del dialogo fra generazioni differenti. Gioia, perché nella concordia fra le generazioni, nel volersi bene gli uni gli altri e nel tradurre questo sentimento nella quotidianità della vita è possibile lo sviluppo della nostra comunità e la storia della salvezza si rende concreta in mezzo a noi. Nella bellezza di un incontro fra due donne di età differenti vediamo il cammino dell’umanità”.
Il Papa nel messaggio sottolinea la vicinanza fra la Giornata mondiale della gioventù e la Giornata mondiale dei nonni degli anziani e questa vicinanza non è casuale: chi viene prima nello scorrere del tempo può aiutare coloro che vengono dopo a costruire il proprio futuro. Commenta il presidente dell’Anla: “Con riconoscenza accogliamo l’appello del Papa rivolto ai giovani perché prima di partire verso Lisbona, dove si celebrerà la Giornata mondiale della gioventù, si rechino a trovare i propri nonni o anche un anziano che non ha altri accanto a sé. Ogni estate gli anziani vivono ancor più duramente la solitudine che genera sconforto. Siamo grati al Santo Padre per questo ricordo delle persone più abbandonate che può avvenire nella comunione di un incontro, perché giovani e anziani insieme possono veramente aiutarsi reciprocamente”.
La superficialità e il rimpianto nascono da un’errata interpretazione del senso della vita ed avvelenano il presente di molti: “Accogliamo l’invito del Papa a dare senso ai nostri giorni – conclude Patriarca -. Come Associazione siamo impegnati nel volontariato, nel farci prossimi dei nostri coetanei più sfortunati, siamo impegnati nelle attività culturali, nei viaggi sociali, nelle opere di assistenza. Ci rendiamo conto come anziani che abbiamo ancora forze da donare alla costruzione del bene comune e un po’ di esperienza da condividere con i giovani perché le giovani generazioni non compiano i nostri errori ma, attraverso quel che di buono abbiamo fatto, possano migliorare ulteriormente la nostra società”.