Inaugurato oggi il restauro della chiesa di San Lorenzo situata nel centro storico di Arezzo. L’inaugurazione ha visto i saluti del vescovo di Arezzo-Cortona-Sansepolcro Andrea Migliavacca, e delle altre autorità istituzionali cui sono seguiti gli interventi di Ada Salvi, della Soprintendenza Apab Si-Gr-Ar; di Serena Nocentini dell’Ufficio per i beni culturali della diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro; del restauratore Sandro Ceccolini; di Alberto Papini, presidente del Rotary Club Arezzo,e di don Alvaro Bardelli, parroco della cattedrale e della chiesa di San Lorenzo.
I lavori di restauro della chiesa di San Lorenzo sono iniziati a ottobre 2022, e dopo aver interessato sia gli interni che gli esterni, si sono conclusi ad aprile 2023. Il lavoro certosino dei restauratori ha permesso di recuperare stucchi, affreschi, intonaci, portone d’ingresso e facciate della chiesa. L’intervento, che permette di riaprire la chiesa al culto, garantisce nuova dignità agli spazi della chiesa e ha previsto tra le altre cose anche la realizzazione di una pavimentazione in vetro che permette di vedere il pozzo sottostante. Sono state inoltre effettuare nuove ricerche storiche che hanno portato al ricollocamento di alcune opere attualmente custodite nella vicina chiesa di Sant’Agnese. In quest’ottica va letto il restauro del dipinto su tela di Bernardino Santini raffigurante un Sant’Antonio abate, ad opera della restauratrice Ida Bigoni.
Tutti i lavori sono stati seguiti passo passo dai funzionari della Soprintendenza. Propedeutici all’intervento di restauro i lavori finanziati dalla Soprintendenza di Siena-Arezzo-Grosseto che hanno riguardato la ricopertura e il ripristino del saggio archeologico che era stato effettuato dalla Soprintendenza archeologica nel 2008.
L’antica chiesa di San Lorenzo sorgeva lungo il cardine massimo della città romana, fu costruita su resti di antiche abitazioni di epoca imperiale e fu dedicata al diacono romano san Lorenzo. Il primo documento noto oggi sulla chiesa risale però all’anno 1025. La chiesa fu completamente ricostruita nel corso del Duecento e nel 1705 fu realizzato un importante restauro che alterò completamente l’antica struttura. Nel Novecento fu completamente rifatta la facciata in falso stile rinascimentale.