Le persone nel mondo costrette a fuggire da guerre, persecuzioni e violazioni di diritti umani raggiungono la cifra record di 110 milioni. Un aumento senza precedenti di 19,1 milioni rispetto all’anno precedente. La guerra in corso in Ucraina, insieme ai conflitti in altre parti del mondo e agli sconvolgimenti provocati dal clima, hanno costretto un numero record di persone a fuggire dalle proprie case nel 2022, acuendo l’urgenza per un’azione immediata e collettiva per alleviare le cause e l’impatto dello sfollamento. È quanto emerge dal rapporto “Global Trends” dell’Unhcr, l’agenzia Onu per i rifugiati, che presenta le principali tendenze statistiche e gli ultimi dati sulle migrazioni forzate nel mondo in vista della Giornata mondiale del Rifugiato che si celebra il prossimo 20 giugno. Nell’anno in corso, il trend in crescita del numero di persone costrette alla fuga a livello globale non mostra segni di rallentamento anche a causa dello scoppio del conflitto in Sudan che ha causato nuovi esodi, spingendo il numero totale delle persone in fuga a un valore stimato di 110 milioni fino al maggio scorso. “Questi numeri ci dimostrano che ci sono persone fin troppo pronte a ricorrere alla guerra, e decisamente troppo lente a trovare soluzioni. La conseguenza è la devastazione, lo sfollamento e l’angoscia per milioni di persone sradicate con la forza dalle loro case”, ha detto l’Alto Commissario per i rifugiati, Filippo Grandi. La guerra in Ucraina è stata il motore principale degli esodi forzati nel 2022. Il numero di rifugiati dall’Ucraina è salito da 27.300 alla fine del 2021 a 5,7 milioni alla fine del 2022, costituendo così il più rapido esodo di rifugiati al mondo dalla seconda guerra mondiale. Il numero di rifugiati dall’Afghanistan è cresciuto nettamente alla fine del 2022 a causa della revisione delle stime dei cittadini afghani ospitati in Iran, molti dei quali erano arrivati negli anni precedenti. Del totale globale, 35,3 milioni sono rifugiati, persone che hanno attraversato un confine internazionale in cerca di sicurezza, mentre il gruppo più numeroso (il 58%, vale a dire 62,5 milioni di persone) è quello degli sfollati all’interno dei loro Paesi a causa del conflitto e della violenza. I numeri confermano inoltre che sono sempre i Paesi a medio e basso reddito ad ospitare la maggior parte delle persone in fuga. I 46 Paesi meno sviluppati rappresentano meno dell’1,3% del prodotto interno lordo globale, eppure ospitano più del 20% di tutti i rifugiati. Si segnala inoltre che nel 2022, i fondi disponibili per far fronte alle molte crisi di rifugiati in corso e per sostenere le comunità che li ospitano, è stato molto inferiore alle necessità e rimane a tutt’oggi insufficiente nel 2023, nonostante i bisogni umanitari crescenti.