“Sull’Italia si sono abbattute più di 3 bombe d’acqua, grandinate e trombe d’aria all’ora che hanno investito città e campagne con allagamenti, frane e danni”. È quanto emerge dall’analisi della Coldiretti su dati Eswd (European severe weather database) con ben 76 eventi estremi che si sono verificati in un solo giorno sulla Penisola dove è allerta arancione in Emilia Romagna e gialla in altre 12 regioni dal nord al sud Italia. “Siamo di fronte – sottolinea la Coldiretti – ad una evidente tendenza alla tropicalizzazione del clima con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi e intense ed il rapido passaggio dal caldo al maltempo che si abbatte su un territorio fragile”.
Con il clima anomalo “sale il conto dei danni alle coltivazioni agricole – continua la Coldiretti – in una primavera segnata dal moltiplicarsi di eventi estremi con forti precipitazioni dopo un lungo periodo di siccità. A preoccupare sono gli effetti sulle coltivazioni con il grano in prossimità della raccolta, la frutta matura sugli alberi e il maltempo non stop che sta creando un ambiente favorevole alla diffusione della peronospora, una malattia fungina che può causare gravi danni alle viti e compromettere la capacità produttiva dei vigneti. Le bombe d’acqua hanno allagato le campagne dove è andato perso anche il foraggio per alimentare gli animali nelle stalle ma stanno ritardando anche le operazioni colturali come il trapianto delle piantine di pomodoro”.
L’organizzazione agricola ricorda che “non è mancata la grandine che è la più dannosa in questa fase stagionale per le perdite irreversibili che provoca alle coltivazioni, mandando in fumo un intero anno di lavoro. La grandine, infatti, colpisce i frutti in modo da provocarne la caduta o danneggiandoli in modo tale da impedirne la crescita o lasciando deformazioni tali da renderli non adatti alla commercializzazione. Un evento climatico avverso che si ripete sempre con maggiore frequenza con danni che lo scorso anno hanno raggiunto la cifra record di oltre mezzo miliardo di euro solo nelle aziende assicurate secondo l’Asnacodi”.
Non solo: “Tanta paura nelle aree della Romagna alluvionata dove – conclude la Coldiretti – sono andati perduti i raccolti di ortaggi, grano orzo, mais, girasole, colza e soia coperti dal fango ma si teme anche per la fertilità del terreno coperto dalla presenza di limo e sabbia in superficie”.