Dopo l’ennesimo disastro in Emilia-Romagna, la campagna #Sicuriperdavvero organizza un confronto pubblico domani, giovedì 15 giugno, a Roma all’Hotel Sina Bernini Bristol tra Nello Musumeci, ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare, le istituzioni e la cittadinanza sulle ricostruzioni e sulla necessità di avere una normativa organica in Italia che permetta, al prossimo disastro, di non ricominciare tutto da zero. “L’adozione di un Codice delle ricostruzioni si è arenata con la scorsa legislatura e non sembra essere prioritaria per il Governo Meloni”, si legge in una nota diffusa oggi da ActionAid.
“Nelle scorse settimane il capo di Gabinetto del ministro Musumeci aveva promesso di avviare un dialogo con la cittadinanza e i territori colpiti, tra Sicuriperdavvero e la struttura tecnica competente nella scrittura della nuova legge. Durante l’incontro le istituzioni verranno chiamate a dar conto dello stato di avanzamento della normativa e dei tempi che si prospettano per la sua emanazione. Al centro anche il tema della partecipazione delle comunità già colpite o a rischio nella formulazione del provvedimento”, prosegue la nota.
ActionAid nel 2019 ha dato vita alla campagna nazionale #Sicuriperdavvero che ha attivato oltre 400 persone e realtà sociali, associazioni, comitali locali, esperti attorno all’urgenza di avviare un dibattito pubblico, partecipato e ampio, sulle politiche di prevenzione e di ricostruzione in Italia.
In questo ambito ActionAid ha promosso un’azione al Colosseo di Roma. “Prima un’alluvione che lo ha quasi del tutto coperto. Poi fratture e crepe che hanno reso il Colosseo un ammasso di macerie. Da luogo simbolo per eccellenza di Roma e dell’antichità, l’azione realizzata da ActionAid nell’ambito della campagna #Sicuriperdavvero ha reso una delle sette meraviglie del mondo la cartina tornasole della fragilità del nostro Paese”, precisa la nota.
Ad accompagnare le immagini proiettate sul Colosseo un messaggio scandito, in un’alternanza di voci e volti, da persone provenienti dai luoghi simbolo delle ultime emergenze nazionali: “Noi siamo le comunità che hanno subito disastri. Siamo le persone che abitano nelle zone a rischio, le persone che hanno spalato il fango, scavato e spostato macerie. Siamo le persone che difendono i territori, che non mollano mai, ma quando i riflettori si spengono non contiamo più niente. Non abbiamo voce in capitolo. Vogliamo una legge che consenta a chi vive sui territori di partecipare alle scelte sulla ricostruzione, chiediamo al Governo di aprire un tavolo di lavoro per una legge che preveda la partecipazione delle comunità alla ricostruzione. Perché senza le persone resta solo il disastro”.
“In queste settimane il Governo sta perdendo tempo prezioso nel capire come gestire la ricostruzione in Emilia-Romagna ed è quello che abbiamo visto accadere a ogni alluvione o terremoto degli ultimi anni: si ricomincia da capo ogni volta, accumulando norme e procedure diverse. Concludere l’iter legislativo del Codice delle ricostruzioni costituirebbe un passo storico per garantire equità, velocità e centralità delle persone e dei territori nei processi di ricostruzione e ripresa. Viceversa, ogni ricostruzione sarà sempre frammentata”, dichiara Patrizia Caruso, responsabile dell’Unità Resilienza di ActionAid Italia.