Striscia di Gaza: Amnesty International,  “uccisioni di civili e le estese distruzioni evidenziano il costo umano dell’apartheid”

“Le uccisioni di civili e le estese distruzioni evidenziano il costo umano dell’apartheid”: nella sua ultima offensiva di maggio contro la Striscia di Gaza occupata, Israele ha illegalmente distrutto abitazioni palestinesi, spesso senza che vi fossero necessità militari, rendendosi responsabile di una punizione collettiva contro la popolazione civile e ha condotto attacchi aerei apparentemente sproporzionati, che hanno ucciso e ferito civili palestinesi, bambini compresi. Sono queste le conclusioni di un’indagine di Amnesty International su nove attacchi aerei che hanno causato morti e feriti nella popolazione civile e danni e distruzioni di edifici civili nella Striscia di Gaza. Amnesty parla di “attacchi sproporzionati” lanciati intenzionalmente da Israele, e di “crimine di guerra”. Crimine di guerra anche i lanci dei razzi dei gruppi armati palestinesi della Striscia di Gaza, guidati dalle Brigate al-Quds – il braccio armato della Jihad islamica palestinese – che hanno ucciso due civili in Israele e tre civili nella Striscia di Gaza. “È passato un mese dal cessate-il-fuoco tra le autorità israeliane e i gruppi armati palestinesi, ma a non cessare mai è la sofferenza causata dalle ricorrenti offensive israeliane contro la popolazione civile della Striscia di Gaza. Nella nostra indagine, abbiamo ascoltato vivide testimonianze di bombe che hanno distrutto abitazioni, di padri che estraggono le loro bambine dalle macerie, di un’adolescente ferita a morte mentre era a letto abbracciando il suo orsacchiotto. Ancora più raggelante è avere la quasi certezza che, se i responsabili non saranno chiamati a rispondere, queste scene terribili si ripeteranno”, ha dichiarato Heba Morayef, direttrice per il Medio Oriente e l’Africa del Nord di Amnesty International. “Il fatto che stiamo documentando da tempo lo stesso schema di uccisioni e distruzioni illegali è un atto d’accusa nei confronti della comunità internazionale, che non chiama Israele a risponderne. L’impunità di Israele per i crimini di guerra che commette a ripetizione contro i palestinesi e il suo crudele blocco illegale di Gaza, che va avanti da 16 anni, incoraggiano ulteriori violazioni dei diritti umani e rendono cronica l’ingiustizia”, ha commentato Morayef. L’operazione militare israeliana ha danneggiato 2943 unità abitative, 103 delle quali sono state completamente distrutte. Secondo dati forniti dal ministero palestinese dei Lavori pubblici, almeno 1244 palestinesi sono risultati sfollati. Gli attacchi illegali contro le abitazioni palestinesi e il blocco illegale imposto nei confronti di Gaza dal 2007 fanno parte del sistema israeliano di apartheid contro i palestinesi, che costituisce il crimine contro l’umanità di apartheid ai sensi sia della Convenzione sul crimine di apartheid che dello Statuto di Roma della Corte penale internazionale.

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