L’Unicef è inorridito per l’attacco a un campo per sfollati avvenuto ieri nella Provincia dell’Ituri nella parte orientale della Repubblica Democratica del Congo. A causa dell’attacco brutale al campo per sfollati di Lala oltre 45 persone sono morte (secondo altre fonti 46), fra cui 23 bambini, secondo le prime notizie. Almeno 7 persone sono state ferite, fra cui 3 bambini. “Prendere di mira questi civili già vulnerabili è oltremodo deplorevole”, ha dichiarato Grant Leaity, rappresentante dell’Unicef nella Repubblica Democratica del Congo. “Il trauma che questi bambini stanno vivendo è inimmaginabile. È inaccettabile che queste famiglie – che sono già fuggite dalle loro case – siano ancora una volta il bersaglio diretto della violenza”. Oltre alle morti e ai feriti, i miliziani hanno incendiato più di 800 rifugi e rubato bestiame. L’Unicef e i suoi partner ad Ituri stimano che 5.000 bambini sono stati colpiti dall’attacco, hanno perso genitori, fratelli, case e beni, giocattoli e materiali scolastici. Il conflitto nell’Ituri persiste dal 2017 ma la situazione dall’inizio del 2023 ha iniziato a peggiorare considerevolmente con gruppi armati che prendono di mira civili, scuole e ospedali. Negli ultimi 6 mesi, i miliziani hanno ucciso circa 600 civili e ne hanno feriti oltre 200. La mancanza di sicurezza e protezione dei bambini sta diventando una preoccupazione sempre più grande e l’Ituri ora è la seconda delle 26 provincie del Paese per il numero più alto di gravi violazioni contro i bambini verificate dalle Nazioni Unite. L’Unicef sta rispondendo ai bisogni umanitari delle persone sfollate e elle comunità ospitanti nella Repubblica Democratica del Congo orientale. In seguito a questo attacco, l’Unicef e i suoi partner stanno identificando e curando i bambini che hanno perso i genitori e le famiglie, fornendo sostegno psicologico ai bambini feriti e ai loro genitori e assistenza ai bambini feriti che non sono stati ricoverati in ospedale. Attraverso il meccanismo di risposta rapida, 800 alloggi saranno forniti alle famiglie colpite entro 72 ore. “Esortiamo il governo ad identificare gli aggressori e a rafforzare la protezione dei bambini e delle loro famiglie”, ha dichiarato Leaity.