Diocesi: mons. Accrocca (Benevento), ”forte preoccupazione” per demedicalizzazione ambulanze. “Soccorso e cura siano capillari e rivolti a tutti”

“Il parametro economico non sia decisivo nel determinare scelte che riguardano la salute dei cittadini; il soccorso e la cura siano capillari e rivolti a tutti, soprattutto a coloro i quali hanno più difficoltà a raggiungere i grandi centri; i territori che registrano maggiori sofferenze in ordine allo spopolamento vengano particolarmente tutelati”. È l’auspicio espresso dall’arcivescovo di Benevento, mons. Felice Accrocca, a seguito della demedicalizzazione delle ambulanze. “Sollecitato pubblicamente a intervenire” riguardo “un problema che sta colpendo il territorio del Fortore”, il presule ha “cercato anzitutto – com’è mia abitudine – di acquisire informazioni più dettagliate sulla questione, che desta certo forte preoccupazione, a motivo soprattutto del fatto che la distanza dai luoghi di cura rende quelle popolazioni ancor più vulnerabili di altre, e perciò degne di particolari attenzioni”. L’arcivescovo ricorda che la Costituzione italiana “tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività” (art. 32) e sancisce che “tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge” ed “è compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana” (art. 3). “Ora – osserva mons. Accrocca –, tale fondamentale diritto e pari dignità sono indubbiamente posti a rischio dalla presente situazione, la quale – qualora venisse a perseverare – vedrebbe private di tutela proprio quelle membra che abbisognano invece di maggiori sostegni”.

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