Scuola paritaria: Agesc Milano, “alleanza educativa genitori insegnanti”. “Libertà di educazione solo con sostegno economico a famiglie”

I genitori sono portatori di una domanda di bene per i loro figli. Da questa affermazione è partito il convegno “A cosa serve la scuola?” tenutosi nei giorni scorsi a Milano alla presenza del ministro dell’Istruzione e del merito Giuseppe Valditara. Lo riferisce un comunicato appena diffuso dal Comitato Agesc del capoluogo lombardo guidato da Stefano Malatesta. “Il problema – ha esordito Giancarlo Cesana – è che si è completamente dimenticato che il proprio dell’educazione è la libertà. Magari ci si è dimenticati anche della libertà, cioè che non si sa più nemmeno cosa sia la libertà, cioè questa dote misteriosa che fa della persona un unicum”. E proprio in nome di questa declinazione di libertà Malatesta ha ricordato che “i genitori chiedono un’alleanza educativa tra genitori e insegnanti che ha come primario obiettivo la crescita del ragazzo a tutto tondo” Di qui l’importanza di “trovare un luogo dove l’esperienza educativa non sia conforme alla logica della ripetizione o dei risultati standardizzati ma guardi invece alla singola persona”, nella convinzione che “la famiglia è il primo soggetto educante di cui non si può mai fare a meno e che la scuola può assolvere in modo sussidiario il compito formativo che l’intera comunità educante gli affida”.
Alla politica il compito “non facile di trovare soluzioni adeguate e sostenibili perché sia finalmente possibile sostenere il carico economico delle famiglie per il pagamento delle rette delle scuole paritarie. Solo con questo sostegno la libertà di educazione può diventare realtà per tutti”, ha osservato Peppino Zola – tra i fondatori della scuola paritaria La Zolla – che ha inoltre indicato alcune proposte concrete. L’Agesc di Milano, “grata della presenza del ministro Valditara e pur riconoscendo la complessità del problema, teme che, approcciare la soluzione su un quadro di legislatura, sia un rischio che la scuola paritaria non sarà in grado di sostenere, pena la sua scomparsa”, conclude il comunicato.

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