“Le preoccupazioni sul futuro si concentrano sì sui cambiamenti climatici (48,3%), ma anche sulle diseguaglianze sociali ed economiche e sulla guerra, tematiche queste tutte e due stabilmente sopra il 20%. I ragazzi invece non sembrano impensieriti per la sicurezza della rete (per il 41,4% è uno dei problemi minori), la libertà di espressione (27,5%) o le emergenze sanitarie (23,8%)”. Sono tra i dati emersi dalla consultazione pubblica “Il futuro che vorrei”, promossa dall’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza (Agia), alla quale hanno partecipato oltre 6.500 giovani tra i 12 e i 18 anni. A presentarla, questa mattina a Roma, è stata l’Autorità Carla Garlatti.
“Quasi un ragazzo su tre considera la casa il luogo nel quale si sente oggi e si sentirà domani più felice e l’83% è convinto che in futuro potrà coltivare le proprie passioni. Sulle loro scelte conta assai la famiglia: abbastanza per il 41% e molto per il 23,9%. Gli amici come punto di riferimento hanno una valenza significativa (molto o abbastanza) per il 54,1%”, si legge tra i risultati dell’indagine.
La quasi totalità dei partecipanti alla consultazione (91,6%), inoltre,” è convinta di poter incidere sul proprio futuro, allo stesso tempo il 93,5% ha un’idea chiara su cosa vuol fare dopo la scuola: il 49,9% in particolare pensa di iscriversi all’università. Si tratta di un atteggiamento coerente con la percezione che gli studi intrapresi sono fondamentali per la loro vita futura”.
Rispetto invece agli strumenti utilizzati per informarsi, “la maggior parte dei ragazzi (56,6%) dichiara di ricorrere ai motori di ricerca, il 19,9% di far riferimento ai social network e il 17,3% di consultare i quotidiani online. I cartacei sono praticamente ignorati: dichiara di leggere i quotidiani gratuiti il 2,8% e quelli a pagamento l’1,6%”.
Il questionario utilizzato nella consultazione “Il futuro che vorrei” era composto da oltre 40 domande suddivise in cinque capitoli: “Cosa penso del futuro”, “Come vedo il futuro del mondo”, “Come vedo il mio futuro”, “Cosa sto facendo per il mio futuro”, “Cosa fa o dovrebbe fare la politica per il futuro dei giovani”. Il testo delle domande è stato messo a punto con la collaborazione della Consulta delle ragazze e dei ragazzi dell’Agia e con il supporto dello psicoterapeuta Mauro Di Lorenzo.
La consultazione è stata svolta online in collaborazione con Skuola.net. Una parte dei questionari è stata somministrata grazie alla partecipazione di soggetti che operano in territori a rischio di marginalità sociale con progetti rivolti ai ragazzi: WeWorld onlus, il Centro Mater Dei – il salotto fiorito, il Comune di Milano e Dedalus – Cooperativa sociale di Napoli.