“In questi giorni in Giappone è partita dal Governo una vera e propria corsa per risalire il tasso di natalità e noi cosa aspettiamo?”, chiede in una nota Adriano Bordignon, presidente del Forum delle associazioni familiari. Il premier Kishida ha incaricato i ministri competenti di stanziare un budget annuale di circa 3 trilioni di yen, 20 miliardi di euro circa, per affrontare in modo intensivo il calo del tasso di natalità del paese nei prossimi tre anni. Entro fine anno si aspettano i piani operativi in questo mega investimento sul futuro. Ma dal Sol Levante arrivano anche altri provvedimenti amministrativi che hanno invertito le tendenze.
È il caso della città di Nagi che ha attivato un piano a sostegno della natalità, non solo di natura economica, ma che prevede anche lo stabile coinvolgimento delle famiglie nella gestione dei servizi per la custodia e l’educazione dei piccoli, servizi per la conciliazione, sostegni per i libri, i trasporti, l’edilizia abitativa. Il tasso di fertilità, è più che raddoppiato passando da 1,4 a 2,95 nel 2019 per poi scendere leggermente a 2,68 nel 2021. Valori che sono oltre il doppio della media nazionale e che assicurerebbero un futuro alla nazione.
“Una prospettiva – spiega Bordignon – che ci auguriamo apra a scelte coraggiose anche nel nostro Paese, che vanta tristemente lo ‘spread’ più ampio tra figli desiderati e figli avuti. La crisi della natalità e lo squilibrio demografico in Italia hanno assunto una dimensione tale per cui non sono più sufficienti dei piccoli interventi correttivi ma è necessario un intervento shock, una inversione a U per non deragliare”. Investire sulla famiglia come “perno strategico per fondare la competitività e sostenibilità del sistema Paese è l’impegno assunto dal Governo Meloni. Ci auguriamo che al più presto vengano messe in campo risorse e progetti ambiziosi”, conclude Bordignon.