“I terroristi e i loro complici – così come i cattivi maestri che hanno sostenuto e propagandato la violenza politica – hanno attentato alla vita di donne e uomini, con l’obiettivo dichiarato di scardinare l’ordinamento democratico”. “È stata – come Moro aveva auspicato – la reazione morale del popolo italiano a fare la differenza, nella lotta ai terrorismi e all’eversione, facendo prevalere la Repubblica e la sua legalità”. Lo ha affermato questa mattina il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel suo intervento in occasione della celebrazione del “Giorno della Memoria dedicato alle vittime del terrorismo” che si è tenuta al Quirinale.
Il Capo dello Stato ha parlato degli italiani come di “un popolo che, nella sua stragrande maggioranza, ha respinto le nefaste velleità di chi avrebbe voluto trascinare l’Italia fuori dal novero delle nazioni libere e democratiche. Un popolo che, memore dei disastri della guerra, ha rifiutato con decisione l’uso della violenza come arma per la lotta politica. E che si è stretto attorno alle istituzioni, avvertite come presidio di libertà, di diritti e di democrazia. Lottando ovunque, nel posto di lavoro, all’interno della società. Scendendo persino in piazza per manifestarne la difesa”. “Lo Stato, le forze politiche e sociali, hanno saputo reagire – nonostante lo smarrimento iniziale – con coraggio e con decisione alla sfida dei terrorismi”, ha sottolineato Mattarella, parlando di “una guerra che è stata vinta – è bene sottolinearlo, qui e ovunque – combattendo sempre sul terreno della legalità costituzionale, senza mai cedere alle sirene di chi proponeva soluzioni drastiche, da regime autoritario. Affidandosi invece al diritto e all’amministrazione della giustizia per proteggere la nostra comunità. Rifiutando di porsi al di fuori della natura democratica della nostra Repubblica”.