Solidarietà e diritti umani: Trieste, dall’11 maggio la nona edizione del Festival Sabir

Si aprirà giovedì 11 maggio (fino al 13) a Trieste la nona edizione del Festival Sabir, evento diffuso e spazio di riflessione sulle culture mediterranee nei luoghi simbolo dell’Europa. La presentazione alla stampa è fissata per domani 10 maggio, alle ore 12.30, presso il Circolo della Stampa di Trieste. “Libertà di movimento” è il titolo scelto per questa edizione del Festival Sabir, dedicata ad Omar Neffati, portavoce del Movimento Italiani senza cittadinanza, scomparso prematuramente nel gennaio scorso. Il Festival, promosso da Arci insieme a Caritas Italiana, Acli e Cgil, con la collaborazione di Asgi e Carta di Roma, con il patrocinio di Rai per la Sostenibilità, la media partnership della Rai e del quotidiano Primorski dnevnik, sarà anche quest’anno “un’occasione per affrontare le tematiche della solidarietà e dei diritti umani, per riflettere su alternative possibili e pratiche innovative offrendosi come spazio di riflessione, dialogo e testimonianza”. La formula del Festival prevede incontri internazionali e formazioni che si alterneranno ad attività culturali, eventi musicali, teatrali, mostre, presentazione di libri e proiezioni cinematografiche. Il 13 maggio si svolgerà poi la prima “Marcia contro i muri e per l’accoglienza”, che attraverserà la frontiera tra Slovenia e Italia, per dare voce a quella parte di Europa e d’Italia che non si arrende ai muri e alle paure e che vuole tutelare i diritti delle persone in cerca di protezione. Tra le presenze annunciate quella di Alidad Shiri di Unire e portavoce familiari vittime di Cutro, Djarah Khan, scrittrice, Matteo Biffoni, sindaco di Prato e delegato Anci Immigrazione, Titti Postiglione, vice-capo Dipartimento Protezione civile, Silvia Albano di Magistratura democratica, Daniela Di Capua dell’Istituto buddista Soka Gakkai. Nelle serate del Festival Sabir spazio anche al cinema e alla musica, con la proiezione dei film “Quo Vadis Aida?”, di Jasmila Zbanic, “Be My Voice”, di Nahid Persson, del documentario “The Jungle”, di Cristian Natoli, e il concerto “Una valigia piena di note – A Suitcase full of Notes”.

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