In occasione della festa dell’Europa, è stato presentato oggi, martedì 9 maggio, alle 11, nella Sala stampa del Sacro Convento di San Francesco ad Assisi, il francobollo celebrativo di “Europa 2023” sul tema della pace prodotto da Poste Italiane.
Hanno partecipato all’evento Marco Di Nicola, responsabile commerciale per la Filatelia di Poste Italiane, Alessia Bogi, direttrice provinciale di Poste Italiane, Flavio Lotti, coordinatore della Marcia PerugiAssisi, la dirigente scolastica Grazia Maria Cecconi, Veronica Cavallucci, assessore alle politiche scolastiche del Comune di Assisi, e fra Giulio Cesareo, direttore dell’Ufficio comunicazione del Sacro Convento, che ha introdotto l’incontro. Alla conferenza stampa presenti anche le classi terze della scuola primaria Sant’Antonio di Assisi.
“L’emissione filatelica Europa 2023 – come affermato da fra Marco Moroni, custode del Sacro Convento, nel pieghevole che accompagna l’emissione – ci offre l’occasione per richiamare il tema della pace: ne abbiamo troppo bisogno per permetterci il lusso di non ricordarcelo con costanza. Francesco d’Assisi, uomo di pace e fratello universale, sia fonte di ispirazione per tutte e per tutti, affinché siamo artefici, ciascuno nelle proprie concrete possibilità, di un umanesimo di giustizia, equità, libertà e solidarietà. Shalom!».
La vignetta riproduce il disegno vincitore del concorso filatelico “Europa 2023” con soggetto tematico la “Pace” indetto da PostEurop raffigurante, in grafica stilizzata, due mani che si annodano formando geometricamente due cuori policromatici, ispirato al simbolo celtico che rappresenta l’amore con un nodo. In alto a sinistra, è riprodotto il logo di PostEurop.
“Abbiamo tanto desiderato la presenza dei bambini della scuola primaria con noi oggi – ha dichiarato fra Giulio Cesareo –. Un bambino e una bambina hanno ricevuto simbolicamente il francobollo sulla pace di Europa 2023, a nome dei loro compagni, perché nutriamo la speranza che loro non ripetano gli errori che – nel campo della pace, della giustizia e della cura della casa comune – la nostra generazione ha compiuto. L’Unione europea è stata, ed è, un grande fattore di pace e di sviluppo per il continente europeo. Tuttavia, la pace non può venire solo dalle istituzioni. Per questo l’educazione alla pace e alla gestione nonviolenta dei conflitti può essere la chiave di volta nella formazione del mondo che verrà. Possano questi bambini esserci maestri sulla strada di un convivere di pace, di fraternità nella custodia della casa comune che è il mondo”.