Dal primo settembre all’8 ottobre 2023 sarà visitabile, nella chiesa di Sant’Agnese in Agone, una mostra con opere del grande artista rinascimentale spagnolo, El Greco. Lo ha annunciato mons. Rino Fisichella, pro-prefetto del Dicastero per l’Evangelizzazione, presentando in sala stampa vaticana le iniziative in cantiere per il Giubileo ordinario del 2025. Si tratta, ha specificato il vescovo, di opere “che non hanno mai lasciato la Spagna e che sono messe a disposizione proprio per questa circostanza, quasi a dare l’inizio ufficiale alle iniziative culturali”. Nella mostra si potrà ammirare un trittico teologico, costituito dai tre capolavori di El Greco, come Il Battesimo, Il Cristo abbracciato alla Croce e Il Salvatore Benedicente. Nel dicembre scorso la Decima Edizione della mostra “100 Presepi in Vaticano”, ha avuto l’obiettivo di inserirsi nelle iniziative giubilari, ha ricordato inoltre Fisichella: “Un grande successo per l’Esposizione internazionale nel Colonnato del Bernini, che ha visto la presenza di più di 120 mila persone. Desideriamo il più possibile che queste manifestazioni siano ad accesso gratuito, in modo da favorire la partecipazione dei cittadini nella contemplazione della bellezza che consente un rapporto migliore con la città e le persone”. “E’ desiderio del Dicastero che alcune mostre e opere che cercheremo di portare in Italia non vengano rinchiuse all’interno dei musei, ma siano presenti anche in alcuni luoghi dove è necessario dare speranza”, ha annunciato inoltre il pro-prefetto: “alcune opere verranno portate negli ospedali, nelle carceri, in luoghi dove le persone possano contemplare la bellezza”. A livello ecumenico, ha reso noto il vescovo, verrà celebrato anche il 17mo anniversario del Concilio di Nicea, che cade proprio nel 2025. Per quanto riguarda la parte operativa dell’organizzazione degli eventi giubilari, ha reso noto Fisichella, il Dicastero sarà affiancato dal Comitato tecnico, che si occupa di dare indicazioni sulla logistica degli eventi giubilari, la gestione delle basiliche, la sicurezza, la sanità, i volontari. “Abbiamo già incontrato i 212 delegati delle Diocesi italiane e i 90 rappresentanti di tutte le Conferenze episcopali, con lo scopo di creare un raccordo tra il Dicastero e le istanze locali, e avere il pieno coinvolgimento delle realtà locali”, ha sottolineato il vescovo: “Sarà uno scambio fecondo per la conoscenza delle iniziative universali e quelle locali che trovano riscontro in una partecipazione comunitaria”.