Un appello perché non si smetta di cercare “insistentemente” e “in ogni modo il superamento del conflitto per il raggiungimento di una pace giusta”. A lanciarlo è mons. Mariano Crociata, presidente della Commissione degli episcopati dell’Unione Europea, in una dichiarazione diffusa oggi in occasione della celebrazione della giornata dell’Europa. “Sono, queste, premesse indispensabili – aggiunge Crociata – per rendere possibile una crescita di tutti all’interno dell’Unione Europea e oltre i suoi confini”.
“La Giornata dell’Europa – scrive il presidente dei vescovi dell’Unione Europea – quest’anno ricorre ancora in un tragico contesto di guerra su suolo europeo, con orribili sofferenze fisiche, materiali e spirituali per le persone in Ucraina”. Mons. Crociata osserva come “le conseguenze economiche della guerra ormai da più di un anno intervengono ad aggravare le condizioni sociali delle popolazioni con effetti ancora più devastanti per le fasce più deboli”. E sottolinea: “A distanza di 73 anni dalla Dichiarazione di Robert Schuman il bisogno di unità e di pace – autorevolmente richiamato da papa Francesco nel discorso all’assemblea plenaria della Comece del 23 marzo scorso – si è fatto, se possibile, più urgente e lancinante”.
Il presidente della Comece rileva che “le circostanze che sono all’origine dell’Unione, all’indomani di una guerra mondiale che aveva prodotto immani distruzioni e morti senza fine, appaiono di una inquietante attualità e invitano a riguadagnare le ragioni e la volontà di perseguire con rinnovata determinazione l’unità Europea e la pace”. E prosegue: “La Comece, voce delle Conferenze episcopali dell’Unione Europea, si fa interprete di questo impegno. Ad esso intende contribuire con la formazione di coscienze avvertite e responsabili del momento che viviamo. I vescovi dell’Ue sentono come loro compiti l’incoraggiamento e la collaborazione con tutti gli sforzi messi in campo per cercare l’unità promuovendo i molti interessi ideali e materiali che accomunano i popoli che compongono l’Unione”.