In vista del vertice di domani 10 maggio, a Berlino, sull’accoglienza e l’integrazione dei rifugiati, nel quale il cancelliere federale Olaf Scholz e il governo federale si confronteranno con i governi dei Lander e le amministrazioni locali, il vescovo responsabile della pastorale per i rifugiati e immigrati della Conferenza episcopale tedesca, l’arcivescovo di Amburgo, mons. Stefan Hesse, ha ribadito che i diritti umani dovrebbero essere rispettati in tutte le decisioni. “L’obbligo etico previsto dal diritto internazionale di garantire protezione ai rifugiati non deve essere messo in discussione in Germania e in Europa”, ha sottolineato oggi Hesse in una dichiarazione pubblicata dalla Conferenza episcopale tedesca (Dbk), aggiungendo che la protezione dei rifugiati è un compito per la società nel suo insieme ed è associata a grandi sfide. I Lander e i comuni dovrebbero essere sostenuti dal governo federale, perché “i segnali di non essere in grado di sostenere l’impegno devono essere presi sul serio”, ha detto Hesse, che ha sottolineato come questo compito sia stato finora gestito bene grazie a una grande solidarietà sociale. “Invece di slogan allarmistici, sono necessarie risposte pragmatiche e umane”, ha continuato mons. Hesse: “Non si tratta di semplici numeri, ma di persone con volti e storie”.
Anche la Caritas ha espresso la sua opinione sul vertice di Berlino: “Troppo spesso in questo Paese si raccontano storie che colpevolizzano chi cerca protezione”, sottolinea il presidente della Caritas Eva Maria Welskop-Deffaa. “Ciò di cui abbiamo bisogno è un chiaro impegno a lavorare insieme per fornire un supporto affidabile alle persone in fuga verso la Germania”.