“Pedofilia: un fenomeno di cui si vuole sapere il meno possibile e di cui di conseguenza non si parla. Perché la pedofilia è un qualcosa che tutti vogliono combattere ma nessuno ha voglia, appunto, di sentirne parlare. Ecco perché la Giornata nazionale contro la pedofilia e la pedopornografia, frutto della legge 41 del 2009 che la istituisce e che si svolge ogni anno il 5 maggio è così importante: permette di accendere una luce su un tema che prolifera proprio nell’ombra”. A sottolinearlo è Telefono Azzurro, secondo cui “non basta parlarne un giorno all’anno, il rischio è che questo scarichi la coscienza di persone, istituzioni, mondo associativo e stampa e produca insensibilità e insofferenza all’idea di approfondire la questione”. Per questo motivo, in occasione della ricorrenza di quest’anno, Telefono Azzurro, insieme con il Dipartimento Politiche per la famiglia – Presidenza del Consiglio dei ministri, vuole puntare su un approccio diverso sintetizzabile in due parole: capire e agire. Alla presenza delle istituzioni, con il patrocinio della Presidenza del Senato e della Camera dei Deputati, e nella cornice della Sala polifunzionale di Palazzo Chigi a Roma, domani mattina, a partire dalle 9,30, si discuterà delle “prossime essenziali mosse che l’Italia deve fare per risalire il ranking internazionale che la vede molto indietro in termini di prevenzione degli abusi e soprattutto in tema di tutela delle vittime, così come anche nella mancanza di politiche attive che trattino gli autori di reato mentre sono in carcere”. Una rete territoriale di cui il 114 – Emergenza Infanzia è “un primo essenziale tassello ma che non può rappresentare l’unica soluzione. Molto è stato fatto in questi ventiquattro anni, ma molto è ancora da fare anche perché il quadro di riferimento è molto cambiato con l’avvento della Rete e l’imponente scambio di materiali relativi agli abusi su bambini e adolescenti che viaggiano tra i continenti”, rammenta Telefono Azzurro. Per riuscire ad operare questa trasformazione serve il contributo di tutti: scuola, sanità territoriale, Terzo settore e società civile oltre alle imprese che operano in rete, in uno sforzo comune che apra un dibattito come già avvenuto in altri Paesi. Ma soprattutto servono i mass media, serve rompere una cortina di silenzio e opacità che avvolge questo fenomeno. La Giornata del 5 maggio sarà l’occasione per Telefono Azzurro non solo per raccontare i dati, inseriti in un contesto internazionale di contrasto, ma anche di proposta operativa e di cambiamento nelle azioni fin qui portate avanti dalle istituzioni. Tra gli altri, è previsto l’intervento del ministro per la Famiglia, la Natalità e le Pari Opportunità, Eugenia Roccella.