“Oggi più che mai l’Esercito è, insieme alle Forze armate consorelle, il baluardo della nostra democrazia, il custode della nostra sicurezza, perfettamente integrato in una comunità dei diritti, come l’Unione Europea, e in un’alleanza di libertà, come la Nato. E, soprattutto, l’Esercito è sempre stato e continua ad essere in prima linea per aiutare i nostri concittadini in difficoltà: dal disastroso alluvione nel Polesine, agli ultimi terremoti in Italia centrale, fino allo straordinario contributo di professionalità, generosità e umanità fornito durante la pandemia, che resta scolpito nel cuore di tutti gli italiani”. Lo ha scritto il ministro della Difesa, Guido Crosetto, nel messaggio in occasione del 162° anniversario della costituzione dell’Esercito italiano.
“L’Esercito, nella storia d’Italia, è stato anche questo: una palestra di italianità. E possiamo dire, senza il timore di essere smentiti, che non saremmo qui, nel modo in cui siamo, senza di esso”, il tributo del ministro. “Ne siamo orgogliosi – ha proseguito Crosetto –, perché i successi del ‘nostro’ Esercito, la sua credibilità, la stima che lo circonda anche a livello internazionale, sono il segno di un’Organizzazione costituita da persone che credono in ciò che fanno, e che proprio per questo è stimata e considerata”.
“Sappiate che gli italiani sono fieri di voi, ed io per primo”, ha aggiunto il ministro, evidenziando che “se mi chiedessero di sintetizzare, in una frase, le caratteristiche dell’Esercito Italiano del 2023, direi questo: ‘È un’organizzazione di donne e di uomini che amano la libertà e che attivamente la difendono’”. “Parole che, sono sicuro, varranno anche per l’Esercito italiano del 2030, del 2040, del 2050, e così via, perché se è vero che l’Esercito si sta aggiornando profondamente, nell’organizzazione, nelle capacità, nelle tecnologie, negli spazi d’azione, mai cambieranno i principi che lo governano”, ha rilevato Crosetto.