La comunità ecclesiale di Lugo si prepara a celebrare le solenni rogazioni della Beata Vergine del Molino. “Sono passati 527 anni dal giorno in cui ebbe origine il culto della Madonna. Furono dei piccoli pastori che trovarono l’immagine della Madonna a pezzi. L’aggiustarono e le costruirono un piccolo tabernacolo e mentre recitavano le loro preghiere videro rifulgere l’immagine della Madonna di una luce tutta particolare. Era l’anno 1496”, ricorda la diocesi di Imola.
I lughesi ancora oggi rinnovano la devozione per la loro Madonna durante le rogazioni che, quest’anno, inizieranno il 6 maggio con l’ingresso solenne nella chiesa di San Giacomo Maggiore alla presenza del vescovo di Imola, mons. Giovanni Mosciatti.
L’8 maggio l’immagine sacra sarà portata in processione all’ospedale Umberto I, per un momento di preghiera ai malati e una breve testimonianza. Come già da due anni, nei giorni seguenti l’immagine farà visita a tutte le altre parrocchie della città, dove ognuna organizzerà la propria accoglienza, per pregare e affidarsi alla Madonna in questo mese mariano. “Dopo il difficile periodo della pandemia i parroci di Lugo hanno pensato di avvicinare ancora di più, rispetto agli anni precedenti, la nostra Madre a tutti i suoi figli. Un grande e lungo abbraccio che comprende tutte le parrocchie e alcuni luoghi dove trovano riposo i più deboli ed anziani: la Casa della Carità e la Casa don Carlo Cavina”, precisa la diocesi di Imola.
Il 15 maggio, festa di Sant’Ilaro patrono di Lugo, il vescovo celebrerà la messa alla presenza dell’immagine nella chiesa del Carmine. In preparazione alle solenni rogazioni di preghiera, padre Gian Domenico Meloni, vicario della città, ha svolto alcuni incontri con i “portatori” volontari dell’immagine, per sottolineare l’importanza che questi uomini hanno nel porgere il loro servizio. Le rogazioni termineranno il 31 maggio, per sottolineare il mese dedicato alla Madonna.