Dando seguito all’invito rivolto a tutte le Conferenze episcopali del mondo di celebrare in un luogo di pellegrinaggio mariano una messa per impetrare benedizioni in vista del prossimo Sinodo mondiale, alla fine del mese mariano, mons. Felix Genn, vescovo di Münster, ha oggi celebrato una eucaristia nella basilica di St. Marien, la Kevelaer. “A nome di tutti i vescovi della Conferenza episcopale tedesca, celebro il servizio qui a Kevelaer con la richiesta di un fruttuoso cammino del sinodo mondiale”, ha sottolineato mons. Genn. Esistono diverse interpretazioni di ciò che significa la parola “sinodale”, ha anlizzato Genn: alcuni la vedrebbero come una “democratizzazione della Chiesa, che in realtà non si adatta affatto alle loro strutture”, alcuni criticamente, altri soprattutto “molte possibilità e opportunità”. Il vescovo ha espresso la sua felicità per il pellegrinaggio a Kevelaer per pregare per il successo del Sinodo mondiale: in un “tempo travagliato, in cui vive non solo il cristianesimo ma il mondo intero” è bene rivolgersi alla Consolatrice degli afflitti, come Maria è venerata a Kevelaer. Genn nell’omelia e si è riferito al racconto dell’Annunciazione: Maria rivela in questo testo un atteggiamento fondamentale “senza il quale una Chiesa sinodale non può essere feconda”, Maria è pronta ad ascoltare. “L’ascolto è qualcosa di profondo, rivelatore per la persona che parla”, ha spiegato Genn: se ascolti attentamente, adotti un atteggiamento ricettivo, udire significa accettare e percepire le realtà, anche se può spaventare. Dall’ascolto, Maria è passata all’interpretazione per collocare il significato di ciò che l’angelo ha annunciato in un significato più grande e, infine, per decidere se ciò che aveva ascoltato proveniva da Dio in modo al servizio della vita. Maria ha vissuto in questo processo un “percorso sinodale personale”. Mons. Genn ha chiesto ai fedeli di pregare per il successo del sinodo, “non solo oggi, ma durante tutto l’anno”.