Si è svolto ieri pomeriggio, nell’aula magna del Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita, un webinar di presentazione del Family Global Compact, “il programma condiviso di azioni” per mettere in dialogo la pastorale familiare con i centri di ricerca sulla famiglia presenti nelle Università cattoliche di tutto il mondo “per promuovere la famiglia alla luce della Dottrina sociale della Chiesa”. Presenti quasi 50 Università cattoliche, Centri e Istituti per la famiglia collegati da diversi Paesi del mondo. Il saluto di benvenuto del segretario del Dicastero, Gleison De Paula Souza, ha sottolineato la bellezza dell’“aver già fatto rete” nel percorso preparatorio, nella stesura del testo, nelle risposte alle domande inviate. Tra i partecipanti invitati, Stefano Zamagni, già presidente della Pontificia Accademia delle Scienze sociali (Pass), ha evidenziato che il bene comune ha estremo bisogno della famiglia in quanto essa applica nel concreto i principi di relazionalità, di fraternità, di equità, di anti-individualismo, di fiducia. Un punto importante, ha aggiunto Zamagni, è quello di “favorire politiche della famiglia, e non per la famiglia” in quanto queste ultime ne negherebbero la soggettività in ogni ambito della società. Francesco Belletti, direttore del Cisf, ha illustrato i punti fondamentali del Family Global Compact, invitando ogni centro o istituto universitario, che ancora non fa parte della Rediuf (Rete internazionale Istituti universitari della famiglia) ad aderire alla Rete per incominciare a lavorare insieme, cercando di favorire la collaborazione interdisciplinare, interuniversitaria e intercontinentale. A conclusione del webinar, riferiscono dal Dicastero per i Laici, la famiglia e la vita, “ci si è lasciati con l’impegno di aderire al Family Global Compact e alla Rete. Segnalata anche l’importanza del sito web appositamente creato per il Compact e la possibilità di unirsi alla piattaforma SynAct Family del Dicastero, come strumento per scambiarsi idee, risultati di indagini e studi, opportunità di ricerche condivise tra università. Un invito anche a creare nuovi Istituti e centri per la Famiglia laddove sia più necessario nel mondo all’interno di altre Università cattoliche.