Proseguirà fino all’11 giugno, ad Orvieto, il Festival internazionale Arte e Fede, giunto quest’anno alla 17ª edizione. Il direttore Alessandro Lardani ha posto l’attenzione sul “dare nuovo slancio alla tradizione del dramma sacro che ad Orvieto ha radici antichissime, attraverso una rinnovata consapevolezza della vocazione teatrale della città, che dai primi anni 2000 ha ospitato un gran numero di sacre rappresentazioni con una rivisitazione contemporanea nella programmazione del Festival internazionale d’Arte e Fede, ma non solo”. Intervenuto lunedì al primo incontro del Festival, Karin Coonrod, regista della Compagnia de’ Colombari, ha annunciato che si chiamerà “Strangers and other angels. Stranieri ed altri angeli”, ispirandosi ad un passaggio della Bibbia, il nuovo spettacolo che – si spera – possa vedere la luce in occasione del Giubileo del 2025. “L’anno prossimo – ha affermato la regista – ricorrerà il ventesimo anno della Compagnia de’ Colombari, nata proprio qui ad Orvieto. Questo nome è ispirato ai colombari di tufo che sono un po’ come le finestre di New York. Siamo tutti insieme, ma manteniamo anche la nostra solitudine. Ad Orvieto abbiamo utilizzato l’architettura della città per farne un palcoscenico internazionale e interculturale, per celebrare la presenza di Dio che cammina con noi lungo la strada, come con i discepoli di Emmaus. Questa bellezza della città in ogni suo angolo, libera anche se per una sola notte dalle automobili e piena di vita, nel senso sia umano che biblico, ci attende ancora”.
E l’attesa del Festival organizzato dall’Associazione culturale “Iubilarte”, in collaborazione con il Comune di Orvieto, la diocesi di Orvieto-Todi, il capitolo della cattedrale, l’Opera del duomo, la Fondazione Cassa di risparmio di Orvieto, il Gal Trasimeno-Orvietano, Bcc Banca Centro Toscana Umbria e Vittoria Assicurazioni, con il patrocinio dell’Ufficio nazionale per le Comunicazioni sociali della Cei, è tutta per l’appuntamento di sabato 3 giugno quando alle 18.30, presso l’auditorium “Gioacchino Messina” di Palazzo Coelli, sarà proiettato il cortometraggio già candidato all’Oscar “Le Pupille” di Alice Rohrwacher, favola breve che racconta l’innocenza dell’infanzia, basata su un’idea originale del regista messicano Alfonso Cuarón, qui anche produttore, in collaborazione con Esperanto Filmoj e Gabriela Rodriguez, insieme a Carlo Cresto-Dina per Tempesta, che ha già prodotto tutte le fortunate pellicole della regista Alice Rohrwacher, attualmente impegnata a Cannes con il nuovo film, “La Chimera”, e che tornerà ad “Arte e Fede” per dialogare con Sergio Perugini, segretario della Commissione valutazione film della Cei. Altre proiezioni sono in programma nella Sala Eufonica della Nuova biblioteca pubblica “Luigi Fumi”. Si inizia oggi, mercoledì 31 maggio, alle 16, con “Godland” di Hlynur Pálmason e si prosegue domani, giovedì 1° giugno, sempre alle 16 con “Chiara” di Susanna Nicchiarelli. Entrambe le pellicole saranno introdotte dal critico cinematografico Valentino Saccà. Posti fino ad esaurimento. In visione domani alle 21 all’auditorium della Fondazione “Cuore di Padre. La silenziosa potenza di San Giuseppe”.