La Commissione europea propone nuove norme per garantire che la tutela degli adulti bisognosi di protezione, come le persone affette da Alzheimer, altre malattie o menomazioni, sia mantenuta nelle situazioni transfrontaliere. L’obiettivo è assicurare il rispetto del “diritto all’autonomia individuale” quando ci si muove o trasferisce all’interno dell’Ue. Lo comunica l’Esecutivo europeo in una nota. La proposta di regolamento introduce un pacchetto semplificato di norme da applicare all’interno dell’Ue per stabilire “quale tribunale sia competente, quale sia la legge applicabile, a quali condizioni si debba dare effetto a un provvedimento straniero o a poteri di rappresentanza stranieri e come le autorità possano cooperare”. Nel dettaglio, si propongono, ad esempio, l’introduzione di un “certificato europeo di rappresentanza” e di “registri interconnessi” che forniranno informazioni sull’esistenza della protezione in un altro Stato membro. La proposta di decisione del Consiglio prevede un quadro giuridico uniforme per la protezione degli adulti che coinvolge Paesi terzi che obbliga gli Stati membri a diventare o rimanere parti della Convenzione sulla protezione degli adulti del 2000. La proposta di regolamento deve ancora essere discussa dal Parlamento europeo e dal Consiglio.