Si sono svolte il 27 e 28 maggio, nella Custodia di Terra Santa, le celebrazioni per la Pentecoste, che hanno avuto inizio con i primi vespri presieduti dal Custode di Terra Santa, padre Francesco Patton, presso la chiesa di San Salvatore, all’interno del Convento della Custodia, seguiti dalla Messa della Vigilia, celebrata sempre dal Custode che ha invocato “lo Spirito per la città di Gerusalemme e per tutta questa Terra, martoriata da guerre e conflitti. Chiediamo il dono dello Spirito per questa Terra e per i popoli che la abitano, che hanno Abramo per padre e hanno bisogno di attingere al dono dello Spirito per ritrovare la propria autentica vocazione nel piano di Dio e progredire sempre nell’amore del suo nome verso la pienezza della sua conoscenza”. Il giorno di Pentecoste, domenica 28 maggio, riferisce la Custodia, i frati si sono recati al Cenacolo per fare memoria dell’effusione dello Spirito Santo sui discepoli che si manifestò proprio qui, sul Monte Sion. Al Cenacolo, il Padre Custode ha ricordato che “lo Spirito è il respiro stesso di Dio. Come non possiamo sopravvivere senza respirare, così non possiamo vivere un’autentica vita cristiana, né essere autenticamente Chiesa, senza il dono dello Spirito”. La solennità di Pentecoste si è conclusa con le parole della preghiera composta da San Giovanni Paolo II in preparazione al Giubileo del 2000.