“Il Family Global Compact intende favorire la collaborazione tra la pastorale familiare e i centri di studio sulla famiglia”. Lo ha detto il card. Kevin Farrell, prefetto del Dicastero per i laici, la famiglia e la vita, intervenendo alla presentazione del Family Global Compact, che “affida alle Università cattoliche il compito di sviluppare analisi più approfondite di natura teologica, filosofica, giuridica, sociologica ed economica sul matrimonio e la famiglia per sostenerla e porla al cuore dei sistemi di pensiero e di azione contemporanei”.
Il cardinale ha poi evidenziato che “dando seguito a questa sollecitazione”, il Family Global Compact “offre un contributo alla formazione di un pensiero globale ed integrale su matrimonio e famiglia, che si sviluppi a partire dalla realtà odierna, tenendo presente che nell’insegnamento della Chiesa la famiglia è ben più che un’idea”. Considerando la famiglia “dono di sé, mutuo aiuto, educazione dei figli, incontro tra le generazioni”, il card. Farrell ha ribadito che “il Family Global Compact cerca di approcciarsi a questa ricchezza senza proporre una lettura idealistica della vita familiare, mettendo piuttosto in evidenza l’intreccio tra le dimensioni antropologiche della famiglia e le condizioni economiche e sociali nelle quali essa oggi si trova”.
Soffermandosi, infine, sul coinvolgimento delle Università cattoliche, il porporato ha sottolineato che “risponde all’esigenza di formare e coinvolgere i laici cristiani nella missione evangelizzatrice della Chiesa: attraverso la ricerca scientifica e l’insegnamento accademico, le Università cattoliche possono infatti rivolgersi ad un pubblico ampio, anche lontano dalle strutture ecclesiali, proponendo con un linguaggio laico il valore della famiglia nel mondo”.