“A nome della Chiesa trapanese desiderio formulare i migliori auguri di buon lavoro a quanti sono stati scelti dai cittadini alla guida dei comuni della nostra diocesi. Prego affinché tra voi si affermino i valori alti del servizio amministrativo al bene comune”. Lo scrive il vescovo di Trapani, mons. Pietro Maria Fragnelli, in un messaggio al termine delle elezioni amministrative. “La gente domanda un coordinamento capace di fare sistema, una chiara volontà di lasciarsi interrogare anche dai cittadini che non hanno votato, una lungimiranza progettuale capace di offrire prospettive al protagonismo delle nuove generazioni e alle fasce più deboli della nostra società in un territorio come il nostro sempre più crocevia e laboratorio di speranza per cittadini e cittadine, residenti e migranti”, aggiunge il presule.
Ai sindaci che si apprestano a questo servizio per la prima volta e a quelli che continuano il loro mandato, ai consiglieri comunali eletti mons. Fragnelli rivolge l’auspicio profetico di don Tonino Bello di cui quest’anno ricorre il trentennale della morte: “Il politico deve avere non solo la compassione delle mani e del cuore, ma anche la compassione del cervello. Analizza in profondità le situazioni di malessere. Apporta rimedi sostanziali sottratti alla fosforescenza del precariato. Non fa delle sofferenze della gente l’occasione per gestire i bisogni a scopo di potere. Paga di persona il prezzo di una solidarietà che diventa passione per l’uomo. Addita, in termini planetari e senza paura, i focolai da cui partono le ingiustizie, le violenze, le guerre, le oppressioni, le violazioni dei diritti umani. Sicché, man mano che il cristiano entra nella politica, dovrebbero uscirne di pari passo la mentalità clientelare, il vassallaggio dei sistemi correntizi, la spartizione oscena del denaro pubblico, il fariseismo teso a scopi reconditi di dominio. Utopie? Forse. Ma così a portata di mano, che possono finalmente diventare ‘carne e sangue’ sull’altare della vita”.