“Le condizioni climatiche sono sempre più preoccupanti, e il nostro Paese dovrà preoccuparsi di organizzare delle difese preventive per fenomeni di questo genere, più di quanto non sia avvenuto fin qui”. Lo ha affermato oggi pomeriggio il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, incontrando a Ravenna una delegazione di coloro che hanno contribuito alla gestione dell’emergenza.
“Immagino bene la tensione di quelle ore, di quei giorni in cui non c’è stato riposo, non c’è stata alcuna pausa. Certo, la tensione tiene desta l’attività”, ha sottolineato il Capo dello Stato, aggiungendo che “la fatica mi rendo conto che debba essere stata davvero immane, e anche questo è motivo di riconoscenza che intendo esprimere”.
“Vi è una quantità di comportamenti che dovrei rammentare per ringraziarvi”, ha proseguito Mattarella: “Anche quello di avere non soltanto consentito ma collaborato acché le acque invadessero i propri territori e le proprie aziende per salvare la città. È una straordinaria dimostrazione di solidarietà”. “Ma è tutto il complesso di quel che si è fatto, dell’azione posta in campo che è stata svolta all’insegna della solidarietà, della generosa attenzione alle esigenze degli altri”. “Questo è un territorio per il nostro Paese di grande importanza”, ha evidenziato il presidente, ricordando che “Ravenna lo è nella sua storia, non soltanto per le sue dimensioni, i suoi abitanti, ma per la storia di cui sono portatori, per i patrimoni di arte che conserva, per la vivacità del tessuto urbano e produttivo, per la vivacità delle contrade agricole che, intorno a Ravenna, contribuiscono al nostro Paese, alla sua vita, alla sua forza economica”. “Tutto questo – ha ammonito – richiede una ripartenza veloce, immediata, senza pause. Naturalmente, con l’aiuto di tutte le istituzioni”.