Spose bambine: Russell (Unicef), “il mondo è sommerso da crisi che stanno distruggendo le speranze soprattutto delle ragazze”

“Il mondo è sommerso da crisi su crisi che stanno distruggendo le speranze e i sogni dei bambini vulnerabili, soprattutto delle ragazze che dovrebbero essere studentesse, non spose”: lo ha dichiarato il direttore generale dell’Unicef, Catherine Russell, in occasione della pubblicazione, oggi, del rapporto “Is an End to Child Marriage within Reach? Latest trends and future prospects 2023 update”. “Le crisi economiche e sanitarie, l’intensificarsi dei conflitti armati e gli effetti devastanti del cambiamento climatico costringono le famiglie a cercare un falso senso di rifugio nel matrimonio precoce. Dobbiamo fare tutto ciò che è in nostro potere per garantire il loro diritto a un’istruzione e a una vita autonoma”, ha aggiunto.
In tutto il mondo, i conflitti, le catastrofi climatiche e gli impatti in corso del Covid-19 – in particolare l’aumento della povertà, gli shock di reddito e l’abbandono scolastico – “contribuiscono ad aumentare le cause dei matrimoni infantili e rendono difficile per le ragazze l’accesso all’assistenza sanitaria, all’istruzione, ai servizi sociali e al sostegno della comunità che le proteggono dal matrimonio precoce”, spiega l’Unicef.
Di conseguenza, “le ragazze che vivono in contesti fragili hanno il doppio delle probabilità di diventare spose bambine rispetto alla media mondiale”, si legge nell’analisi. Per ogni aumento pari a dieci volte dei decessi causati dai conflitti, si registra un aumento del 7% del numero di matrimoni precoci. Allo stesso tempo, gli eventi meteorologici estremi causati dal cambiamento climatico aumentano il rischio per le bambine, con ogni variazione del 10% delle precipitazioni collegata a un aumento dell’1% circa della percentuale dei matrimoni precoci.
L’analisi avverte che “i preziosi risultati ottenuti nell’ultimo decennio per porre fine ai matrimoni precoci sono minacciati – o addirittura annullati – dagli impatti del Covid-19. Si stima che la pandemia abbia già ridotto di un quarto il numero di matrimoni precoci evitati dal 2020”.
“Abbiamo dimostrato che i progressi per porre fine ai matrimoni precoci sono possibili. Ma è necessario un sostegno costante alle ragazze e alle famiglie vulnerabili – ha concluso Russell -. Dobbiamo concentrarci sulla permanenza delle ragazze a scuola e sulle opportunità economiche”.

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