“Anche oggi, la libertà è minacciata. Come? Soprattutto con i guanti bianchi, da un consumismo che anestetizza, per cui ci si accontenta di un po’ di benessere materiale e, dimentichi del passato, si galleggia in un presente fatto a misura d’individuo”. È il monito del Papa, durante la catechesi dell’udienza di oggi, dedicata al recente viaggio in Ungheria. “Questa è la persecuzione pericolosa della mondanità”, ha aggiunto a braccio: “La porta avanti il consumismo”. “Ma quando l’unica cosa che conta è pensare a sé e fare quel che pare e piace, le radici soffocano”, il grido d’allarme di Francesco: “È un problema che riguarda l’Europa intera, dove il dedicarsi agli altri, il sentirsi comunità, la bellezza di sognare insieme e di creare famiglie numerose sono in crisi, l’Europa intera è in crisi”. Di qui l’importanza di riflettere “sull’importanza di custodire le radici, perché solo andando in profondità i rami cresceranno verso l’alto e produrranno frutti”. “Chiediamoci, anche come popolo”, l’invito del Papa: “Quali sono le radici più importanti della mia vita? Dove sono radicato? Ne faccio memoria, me ne prendo cura?”.