“Mi viene da pensare ai bambini soldato, ai bambini vittime di ogni tipo di conflitto che hanno bisogno della vostra amicizia: siate loro vicini, così che non si sentano respinti e stigmatizzati”. Lo ha detto il Papa, ricevendo questa mattina in udienza un gruppo di i bambini provenienti da diverse nazioni africane in occasione della ”Giornata per l’Africa”. “La vostra cara terra africana – ha osservato Francesco – sta affrontando sfide enormi, come quelle del terrorismo, del malgoverno, della corruzione, della massiccia disoccupazione giovanile, delle migrazioni, dei conflitti intercomunitari, della crisi climatica e alimentare… In questo contesto, potreste sentirvi impotenti e scoraggiati e dire a voi stessi che il futuro è cupo e senza prospettive. Ma voi siete giovani, portate dentro di voi molti talenti, coltivate grandi ambizioni, avete grandi sogni: seguite i grandi sogni!”. Facendo poi riferimento alle parole pronunciate nel viaggio di gennaio e febbraio scorsi in Repubblica Democratica del Congo e Sud Sudan, Papa Francesco è tornato a parlare delle “sfide enormi che attendono la cara terra africana” a partire dal “terrorismo” e poi, nominandole una ad una “dal malgoverno, dalla corruzione, dalla massiccia disoccupazione giovanile, dalle migrazioni, dai conflitti intercomunitari fino alla crisi climatica e alimentare”. Una situazione drammatica che rischia di far sentire i più giovani “impotenti, scoraggiati e senza prospettive”. “Per questo – ha concluso il Papa – vorrei dire a ciascuno di voi: ‘non rinunciare mai ai tuoi sogni, non seppellire mai definitivamente una vocazione, non darti mai per vinto. Continua sempre a cercare, come minimo, modalità parziali o imperfette di vivere ciò che nel tuo discernimento riconosci come un’autentica vocazione’. Una delle ricchezze dell’Africa è la spiccata intelligenza dei suoi giovani. Davvero, voi siete intelligenti, intelligenti! Il vostro impegno negli studi possa contribuire allo sviluppo umano e integrale della società”.