Le variazioni climatiche e la vetustà dei locali mettono a rischio gli archivi storici diocesani. L’esperienza di Colonia dopo il disastro del 2007, quando gli scavi di una galleria della metropolitana fecero crollare il pavimento dell’archivio comunale causando la perdita di importantissimi documenti, aprì la strada per una serie di iniziative locali poste in essere per salvare e ripensare gli archivi; ma anche dopo l’alluvione dell’Ahr nel 2021 venne distrutta buona parte del patrimonio culturale della memoria dell’intera valle Aurina. Sia Colonia che la Valle Aurina, realtà a forte presenza cattolica, si stanno preoccupando di come proteggere un patrimonio religioso. Gli archivi custodiscono l’identità storica di una parrocchia o diocesi. Ma in tempi di budget limitati, questa è spesso una sfida. “Il pericolo maggiore per i nostri archivi è l’acqua”, afferma Ulrich Helbach, responsabile dell’archivio storico dell’arcidiocesi di Colonia. Il fuoco può essere contrastato in modo relativamente semplice. Con l’acqua è diverso. Può provenire dall’esterno e il cambiamento climatico sta rendendo le forti piogge più probabili e più frequenti ogni anno. Ma può anche provenire dall’interno dell’archivio: ad esempio, attraverso perdite di tubi nei muri dell’archivio… La situazione è ben diversa per gli archivi minori, come parrocchie e associazioni: quegli archivi spesso sono in scantinati o in soffitte con l’umidità che fa danni enormi. Sono allo studio risposte organizzative e tecnologiche per preservare tali archivi.