“Abbiamo vissuto, grazie alla collaborazione della Caritas diocesana di Perugia-Città della Pieve, la tappa esperienziale del ‘Percorso di formazione base per nuovi direttori e membri delle equipe delle Caritas diocesane’, dove i contenuti messi al centro di questo percorso, i partecipanti li hanno visti incarnati a Perugia in un’esperienza concreta di una dimensione ecclesiale e di un contesto territoriale in cui opera la Caritas diocesana”. Lo sottolinea Francesca Levroni dell’Ufficio formazione ed animazione di Caritas italiana e referente del percorso, nel tracciare un bilancio di quest’esperienza vissuta a Perugia la scorsa settimana. Hanno partecipato circa ottanta persone provenienti da diverse Caritas delle sedici Delegazioni regionali, oltre a una decina di membri dello staff dei formatori di Caritas Italiana e alcuni operatori della Caritas ospitante. Alla Caritas di Perugia, spiega Francesca Levroni, “Caritas italiana ha chiesto, in particolare, di raccontare i processi che hanno portato a determinate decisioni mettendo in risalto sia i suoi punti di forza che quelli di fatica e di fragilità. Per i partecipanti è stato, soprattutto, un modo di leggere una nuova esperienza, rileggere la propria e portarsi a casa un bagaglio composto da tante esperienze creando sempre di più relazioni tra diverse Caritas”. Diverse sono state le opere segno della Caritas di Perugia inserite nel percorso formativo. Dal Centro di ascolto “San Giuseppe” di Bosco all’Emporio “Don Gustavo” di Ponte Pattoli, dal “Villaggio della Carità” di Perugia con il Centro d’ascolto diocesano, il “Consultorio medico”, l’Emporio “Tabgha” e la Mensa “Don Gualtiero”, alla “Casa della Carità” del santuario della Madonna dei Bagni di Deruta, alla visita a tre opere nel centro storico perugino: il “Ristoro sociale San Lorenzo”, la “Casa Sant’Anna dei Servitori” e la “Casa San Vincenzo”. “Questo percorso è un momento fondamentale, bellissimo vissuto dalla nostra equipe un anno fa – ha commentato don Marco Briziarelli, direttore della Caritas di Perugia -. È stato di crescita, di incontro e viverlo oggi come Caritas ospitante è un grande onore e una grande gioia”. Quest’incontro, ha proseguito, “ci mette in una rete più grande e spero che questo sia stato uno dei desideri che hanno animato i partecipanti vivendo quest’esperienza, per mettersi in discussione e rivedere il proprio cammino di equipe”.