La catastrofe che ha colpito gli emiliani a causa delle forti piogge sembra non avere fine. Le strade e i campi sono ancora pieni di fango. La paura di epidemie è reale a causa dell’acqua stagnante e per migliaia di persone il ritorno alle proprie quattro mura è ancora lontano. Lo afferma la Caritas altoatesina, lanciando un appello alle donazioni. “Le persone colpite hanno bisogno del nostro aiuto”, sottolinea la direttrice della Caritas, Beatrix Mairhofer, chiedendo solidarietà alla popolazione altoatesina per le vittime delle alluvioni in Emilia Romagna. “Siamo in contatto diretto con la Caritas Faenza-Modigliana. I nostri colleghi stanno coordinando gli aiuti di emergenza per gran parte dell’area circostante”, racconta Sandra D’Onofrio, responsabile dell’aiuto catastrofi della Caritas, spiegando che “nella zona vivono molte persone anziane. Personale e volontari della Caritas Faenza portano nelle parrocchie cibo, articoli per l’igiene e acqua potabile, che poi distribuiscono. I più fortunati alloggiano presso amici e parenti; ma sono anche tanti quelli che si rivolgono alle distribuzioni pasti della Caritas”. Per far fronte alle masse d’acqua e di fango la Caritas Ambrosiana ha messo a disposizione 30 deumidificatori, 16 idropulitrici e 5 aspiratori d’acqua. “Ai volontari viene mostrato come utilizzare questi dispositivi per aiutare le persone”, continua D’Onofrio. Per equipaggiare i soccorritori, la Caritas ha anche acquistato e distribuito stivali di gomma, guanti da lavoro, pale e altre attrezzature. E i volontari Caritas che hanno una formazione adeguata forniscono anche supporto psicologico. “Il lavoro di pulizia richiederà ancora molto tempo e anche una volta che si potrà tornare nelle case sarà ancora molto lontana la normalità di prima per moltissime persone. Noi della Caritas altoatesina sosteniamo le persone che soffrono e i colleghi che sono loro accanto e vi chiediamo di sostenere con la vostra donazione i soccorsi della Caritas”.