In occasione della Giornata mondiale della fame 2023, che si celebra domani, Caritas Internationalis è solidale con la comunità globale a sostegno delle popolazioni che affrontano periodi di povertà e fame senza precedenti. “Per porre fine alla fame in modo sostenibile, dobbiamo promuovere un’agricoltura e una produzione alimentare sostenibili, ridurre i rifiuti alimentari e sostenere i sistemi alimentari locali”, si legge in una nota: “Queste azioni non solo contribuiranno a combattere la fame, ma anche a preservare il pianeta per le generazioni future”. Milioni di persone hanno un accesso inadeguato a cibo nutriente a causa di conflitti, dell’impatto della pandemia Covid-19 e dell’aumento del costo della vita, si ricorda nel comunicato: “lo spreco di cibo è spesso il risultato di una produzione alimentare insostenibile e di scarsi investimenti nell’agricoltura”. “Non è accettabile che nel dibattito pubblico abbiano voce soltanto i potenti e gli scienziati'”, l’appello di Papa Francesco nella Fratelli tutti, in riposta del quale la Caritas Internationalis “ha lavorato a fianco delle comunità locali per implementare pratiche agricole sostenibili, costruire capacità di adattamento al cambiamento climatico, oltre a sostenere i leader mondiali e i decision maker affinché affrontino e rivedano le politiche che aggravano la fame nel mondo”. Durante la Conferenza sul Cambiamento Climatico di Bonn (5-15 giugno), Caritas – si annuncia nella nota – “condividerà ulteriormente le prospettive sugli elementi necessari per aiutare ad affrontare la fame nel mondo” durante un evento collaterale che si terrà l’8 giugno, intitolato “Prospettive degli attori religiosi e locali sul nuovo lavoro congiunto sull’agricoltura e sui sistemi alimentari”, che includerà le opinioni dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’agricoltura alimentare (Fao), del Fondo Verde per il Clima (Gcf), dei negoziatori del Gruppo Africa e dell’Unione europea (Ue).