Gli attacchi sempre più regolare di missili notturni che stanno colpendo l’Ucraina, mettono a rischio la vita di bambini e famiglie e creando loro enormi sofferenze. E’ la denuncia oggi di Save the Children, l’Organizzazione internazionale che da oltre 100 anni lotta per salvare i bambini e le bambine a rischio e garantire loro un futuro. Il comando dell’aeronautica ucraina ha dichiarato che a maggio sono stati lanciati sul paese un totale di 107 missili e circa 100 attacchi con droni, con un aumento del 28% rispetto ad aprile. Finora in Ucraina sono state registrate in totale 1.120 sirene antiaeree e quasi la metà di esse è suonata durante la notte, tra le 22 e le 5 del mattino. Le famiglie e i bambini rischiano di non sentire l’allarme durante il sonno e di non svegliarsi, e quindi di essere uccisi o feriti dai raid o dalla caduta di detriti. I bombardamenti costanti e il continuo suono delle sirene sono incredibilmente angoscianti per i bambini e le famiglie, che sono costretti a rifugiarsi nei sottoscala e nelle cantine o ad allontanarsi dalle proprie abitazioni per individuare un bunker senza finestre. L’organizzazione ricorda che la città di Kiev ha subito attacchi missilistici notturni in nove degli ultimi 10 giorni, con attacchi aerei “eccezionalmente intensi” verificatisi il 16 maggio. Quella notte la difesa aerea ha abbattuto 18 missili sulla città, creando una serie di esplosioni che hanno provocato la caduta di detriti nelle zone residenziali. Secondo Save the Children, dall’anno scorso, l’Ucraina è diventata il paese più letale per i civili che vivono nelle aree popolate. Le armi esplosive con un’ampia area di impatto hanno causato il 93% di tutte le vittime civili. Secondo le Nazioni Unite, dall’escalation della guerra il 24 febbraio 2022, più di 24.000 civili sono stati uccisi o feriti, di questi più di 1.500 sono bambini, anche se è probabile che le cifre reali siano molto più alte. Save the Children chiede a tutte le parti di rispettare gli obblighi previsti dal diritto internazionale umanitario e sui diritti umani e garantire che i civili e le infrastrutture, in particolare quelle che coinvolgono in prima persona i bambini come case, scuole e ospedali, siano protette dagli attacchi.