Rinnovamento al femminile nella Federazione universitaria cattolica italiana, che oggi accoglie con gioia la nomina da parte del Consiglio permanente della Cei di Carmen Di Donato a presidente nazionale femminile per il biennio 2023-25. “La Fuci per me è luogo in cui mettersi in ricerca e imparare ad essere testimoni credibili di un incontro che cambia la vita: l’incontro con Dio”, afferma Di Donato. “Auguro ad ogni fucino di aver cura delle speranze emerse durante gli Stati generali, perché alla luce dell’incontro con Dio possiamo abitare la realtà con intelligenza e spirito profetico”. Con lei anche Isabella Maria Daino e Grazia Maria Guerriero iniziano il loro nuovo impegno di servizio alla Chiesa e al mondo attraverso la Fuci, rispettivamente come vice presidente femminile e segretaria. La Presidenza nazionale si completa con Tommaso Maria Perrucci (presidente nazionale maschile), Sebastien Verney (vicepresidente nazionale maschile), Clara Pomoni (condirettrice di “Ricerca. Nuova serie di Azione Fucina”) che proseguono il loro incarico per il prossimo anno federativo. Don Roberto Regoli, assistente nazionale, esprime per tutta la Fuci “un ringraziamento speciale ai vescovi italiani che continuano a seguire con cura la Fuci e un augurio alla nuova presidente Carmen Di Donato, perché possa promuovere una Fuci sempre più centrata sul mistero di Cristo, incoraggiando cammini esigenti di fede”. La Fuci ringrazia Allegra Tonnarini, Chiara Lambranzi e Andrea L. M. Di Gangi che hanno concluso il loro mandato e rinnova “l’impegno ad essere universitari, cittadini e cristiani sempre attenti e impegnati a rispondere alle sfide che incontriamo con coraggio ed entusiasmo”. “Sebbene sia triste che servano le notizie di suicidi e proteste per uscire dal silenzio, oggi gli universitari stanno facendo parlare di sé come prima non avveniva – si legge in una nota -. L’università è la nostra frontiera di evangelizzazione ma innanzitutto è la nostra via di formazione, e vogliamo che sia una strada percorribile”. Per questo hanno scelto come direzione prioritaria di riflessione e di azione per il prossimo anno federativo il disagio degli studenti universitari in relazione alla salute mentale.