Mentre in Messico si susseguono, a livello ecclesiale, le manifestazioni di cordoglio e indignazione per l’uccisione di padre Javier García Villafaña, religioso agostiniano e parroco nell’arcidiocesi di Morelia, si sono celebrati ieri i trent’anni dall’assassinio del cardinale Juan Jesús Posadas Ocampo, arcivescovo di Guadalajara, che secondo alcune ricostruzioni successive fu forse ucciso dagli uomini del cartello di Tijuana per la sua lotta contro il narcotraffico.
Nell’anniversario, la Conferenza episcopale messicana ha diffuso ieri una nota, in cui scrive: “Trent’anni fa fu vittima di un atto di violenza ingiustificabile che lasciò una ferita aperta nei nostri cuori e nella storia del nostro Paese. Il cardinale Posadas Ocampo è stato un uomo di fede incrollabile e una voce coraggiosa che ha difeso i valori cristiani e ha lottato instancabilmente per la giustizia e la pace in Messico. La sua dipartita ha lasciato un vuoto insostituibile nella nostra Chiesa e nell’intera società, ma la sua eredità e il suo esempio vivono nei nostri ricordi e nelle nostre azioni quotidiane. Ricordiamo con gratitudine e ammirazione la vita e il sacrificio del cardinale Posadas Ocampo. La sua totale dedizione a Dio e ai fratelli, il suo instancabile lavoro pastorale e il suo impegno verso i più bisognosi ci ispirano a seguire il suo esempio di amore, servizio e perdono”.
Proprio ieri, è stato diffuso l’ultimo rapporto dell’Indice di Pace in Messico, nel quale si denuncia un aumento dell’insicurezza nel Paese (il tasso di delinquenza nazionale è aumentato del 64% dal 2015), pur con un lievissimo aumento del livello di pace negli ultimi tre anni. L’attuale media degli omicidi quotidiani da parte del crimine organizzato è di 87; un indice annuo di 24 omicidi ogni 100 mila persone, che sale di molto negli Stati più violenti e insicuri, arrivando nello Stato del Colima a un indice di 110 ogni 100 mila abitanti. L’Indice di Pace ha stimato che la violenza ha avuto un impatto economico di 4,6 trilioni di pesos, che potrebbe equivalere a 230 miliardi di dollari e rappresenta il 18,3% del prodotto interno lordo, con un costo pro capite è di 35.700 pesos.