“Contemplazione e azione”: a questo ci invita Papa Francesco, nel Messaggio, diffuso oggi, per la in occasione della Giornata mondiale di preghiera per la cura del Creato, che si celebra il 1° settembre 2023. Lo ha osservato Tomás Insua, direttore esecutivo del Movimento Laudato si’, intervenendo, stamattina, nella Sala Stampa vaticana, alla presentazione del Messaggio papale.
Rispetto alla contemplazione, Papa Francesco ci invita a celebrare il Tempo del Creato come momento di “conversione ecologica”, ha evidenziato Insua, precisando che “siamo invitati a celebrare le nostre liturgie con una rinnovata consapevolezza dell’inseparabilità tra Creazione e Redenzione, come sottolinea il Santo Padre”.
Per quanto riguarda l’azione, direttore esecutivo del Movimento Laudato si’, ha sottolineato un punto chiave, ossia “il taglio profetico del messaggio papale”, nel quale “non usa mezzi termini sulla drammatica urgenza dell’emergenza climatica e della più ampia crisi ecologica”. Allo stesso modo, “non esita a nominare i potenti interessi che guidano la profanazione della creazione di Dio”, richiamando le “industrie predatorie” e le loro “pratiche estreme” per “l’estrazione di petrolio e gas, mega progetti minerari incontrollati e allevamento intensivo di animali”.
Insua ha aggiunto: “Mentre la maggior parte degli altri leader globali, in particolare quelli più potenti, rimangono tiepidi e sottomessi agli interessi delle multinazionali, Papa Francesco continua a essere un faro di leadership morale”, denunciando “questa ingiustizia verso i poveri e verso i nostri figli, che subiranno gli effetti peggiori del cambiamento climatico”.
Il direttore esecutivo del Movimento Laudato si’ ricorda anche l’appello del Papa contenuto nel messaggio in vista della Cop28 in cui chiede “una transizione rapida ed equa per porre fine all’era dei combustibili fossili”. Di qui l’invito: “Il prossimo settembre, possiamo unirci al Santo Padre nel sottolineare l’impatto dell’ingiustizia climatica ai leader di governo”.
Infine, Papa Francesco ricorda che la chiusura del Tempo del Creato, il 4 ottobre, coinciderà con l’apertura del Sinodo sulla sinodalità. “Siamo chiamati – commenta Insua -a camminare accanto alla famiglia ecumenica, con la quale siamo uniti da un unico Battesimo nella cura della creazione di Dio. Una pietra miliare rilevante sarà la veglia di preghiera del 30 settembre, ‘Insieme – Incontro del Popolo di Dio’, organizzata da Taizé e partner ecumenici, che siamo orgogliosi di sostenere”. E conclude: “Possa lo Spirito Santo spingere tutta la nostra Chiesa a parlare con e per le comunità e le creature maggiormente colpite dalla crisi ecologica, unendosi al possente fiume della giustizia e della pace”.