Eurostat, l’ufficio statistico dell’Unione europea, ha pubblicato oggi il documento intitolato “Sviluppo sostenibile nell’Unione europea – Relazione di monitoraggio sui progressi compiuti verso il conseguimento degli Oss nel contesto Ue, edizione 2023”, che fornisce una panoramica statistica dei progressi compiuti verso il conseguimento degli Obiettivi di sviluppo sostenibile. La relazione sostiene che l’Ue “ha compiuto progressi per quanto riguarda la maggior parte degli obiettivi negli ultimi cinque anni, in linea con le priorità della Commissione in settori strategici fondamentali quali il Green Deal europeo, l’8º programma di azione per l’ambiente e il piano d’azione sul pilastro europeo dei diritti sociali”. I dati segnalano i progressi “verso il conseguimento di molti obiettivi socioeconomici, mentre in campo ambientale si prevede che i progressi saranno più marcati a misura che gli Stati membri attueranno gli obiettivi ambiziosi del Green Deal europeo”.
Per la prima volta, la relazione ha analizzato l’impatto a breve termine sugli Oss delle crisi attuali, tra cui la crisi energetica nel contesto della guerra della Russia contro l’Ucraina e le ripercussioni della pandemia. La relazione contiene inoltre un capitolo che ospita un’analisi degli effetti di ricaduta prodotti dai consumi dell’Ue sul resto del mondo.
Nello specifico si legge: “l’Ue ha compiuto i maggiori progressi verso l’obiettivo di assicurare lavoro dignitoso e crescita economica (Oss 8). Nel 2022 il tasso di occupazione dell’Ue ha segnato un nuovo massimo storico del 74,6%, mentre il tasso di disoccupazione di lungo periodo è sceso a un nuovo minimo storico”; “sono stati compiuti progressi significativi anche verso il conseguimento degli obiettivi di sconfiggere la povertà (Oss 1) e di migliorare la parità di genere (Oss 5)”. La percentuale di coloro che subiscono costi abitativi eccessivi è diminuita dal 2015 e le retribuzioni orarie delle donne si stanno avvicinando a quelle degli uomini.
Ancora: “si sono osservati buoni progressi anche per quanto riguarda la riduzione delle disuguaglianze (Oss 10), assicurare un’istruzione di qualità (Oss 4), nel campo della pace e della sicurezza delle persone nel territorio dell’Ue e per un migliore accesso alla giustizia e la fiducia nelle istituzioni (Oss 16)”. I divari di reddito tra i gruppi più ricchi e quelli più poveri della popolazione si sarebbero ridotti. “Negli ultimi anni la sicurezza di chi vive nell’Ue è migliorata: si sono ridotti notevolmente i casi di morte per omicidi o aggressioni e la presenza percepita di reati, violenza e vandalismo nelle comunità europee”. L’Ue riporta inoltre progressi positivi verso il conseguimento degli obiettivi in materia di salute e benessere.