È in programma nella mattinata di domani, venerdì 26 maggio, nel giorno dell’inaugurazione della tre giorni della seconda edizione di “Patir”, la fase finale del Concorso di idee “Alla scoperta delle radici – le scuole del territorio per la conoscenza e consapevolezza del patrimonio culturale” promosso dall’Ufficio Scuola dell’arcidiocesi di Rossano-Cariati. La cerimonia di premiazione si terrà dalle 9 nel complesso monastico del Patire, nel cuore della Sila Greca, e sarà moderata dal giornalista della Gazzetta del Sud e direttore di IonioNotizie, Antonio Iapichino; interverranno Mirella Pacifico, direttrice dell’Ufficio diocesano Scuola, Mariella Arcuri, segreteria scientifica di “Patir”, alla presenza dell’arcivescovo Maurizio Aloise. L’Ufficio diocesano Scuola, oltre a promuovere e organizzare il premio, ha sostenuto anche l’onere economico dei premi che saranno erogati alle scuole partecipanti. Nel corso della mattinata saranno anche esposti i lavori che presentati per il concorso.
L’evento “Patir”, concepito e curato dall’Associazione Rossano Purpure e da questa seconda edizione istituzionalizzato dalla Città di Corigliano Rossano, è “finalizzato – viene spiegato in una nota dell’arcidiocesi – a costruire un cammino di conoscenza e valorizzazione del patrimonio materiale e immateriale del territorio tutto della Sibaritide, promuovendo la collaborazione fra i soggetti deputati alla sua conoscenza, custodia, tutela e valorizzazione, per ideare, programmare e costruire insieme, come comunità, una nuova consapevolezza, sono le Strade del Monachesimo. Si tratta di quel periodo storico che ha rappresentato quel punto di giunzione e convivenza che le Chiese latina e greca hanno vissuto nella Calabria del nord-est”.
Mons. Aloise sarà presente anche alla seconda sessione della prima giornata, con inizio alle 15.30, sul tema “I luoghi della civiltà e del monachesimo italo-greco nel Mediterraneo. Fondamenti storici per la costruzione di un progetto di valorizzazione”. Nella sessione mattutina di sabato 27 maggio interverranno, tra gli altri, padre Francesco De Feo, abate di Grottaferrata, “luogo a tutti noi caro, poiché – sottolineano dall’arcidiocesi – rappresenta il legame indissolubile con S. Nilo di Rossano, fondatore della abbazia di Grottaferrata”, mons. Luigi Renzo, vescovo emerito di Mileto-Nicotera-Tropea, su “La presenza monastica florense nel territorio della Sila greca” e don Agostino De Natale, delegato per l’Ecumenismo e il dialogo interreligioso dell’arcidiocesi Rossano-Cariati, su “Eucologio Vaticanus graecus 1833. Tratti propri di un sacramentale italogreco”.