Ucraina: Sua Beatitudine Shevchuk scrive al card. Zuppi e ai vescovi italiani, “vi invito a venire qui e a vedere di persona gli orrori della guerra”

Foto Calvarese/SIR

In una lettera indirizzata al card. Matteo Maria Zuppi, presidente della Conferenza episcopale italiana, e a tutti i partecipanti della 77ª Assemblea generale del Cei, Sua Beatitudine Sviatoslav Shevchuk, arcivescovo maggiore della Chiesa greco-cattolica ucraina, ringrazia per il sostegno ricevuto dagli organismi caritativi della Chiesa italiana e invita una delegazione della Cei a recarsi in Ucraina per “vedere di persona gli orrori della guerra”. L’Assemblea generale della Cei – spiega in una nota dell’Ugcc – tradizionalmente invita i presidenti di altre Conferenze episcopali, specialmente europee, ad osservare i lavori dell’Assemblea, e ha invitato anche Sua Beatitudine, che, a causa della difficile situazione di guerra, non è potuto andare. In sua rappresentanza c’è il vescovo ausiliare dell’Esarcato di Donetsk Maksym Ryabukha. Una scelta anche simbolica, perché – spiega Sua Beatitudine – Ryabukha “vive di fatto sulla linea di intensi combattimenti”. Nella lettera, Sua Beatitudine ricorda che l’Ucraina si difende “da più di un anno” dall’aggressione militare su larga scala mossa dalla Russia. Aggressione che non può essere definita – aggiunge – come semplicemente una “guerra di un Paese contro un altro”, ma neanche come “operazione militare”. Si tratta invece piuttosto “di un vero genocidio del nostro popolo e di terribili crimini di guerra della Russia in Ucraina con un’esplicita connotazione ideologica del ‘mondo russo’”. Sua Beatitudine Shevchuk nota, però, che il popolo ucraino ha sperimento “una immensa solidarietà da parte di tutto il mondo”, lodando in particolare l’Italia, sia per aver “condannato l’aggressione russa”, sia anche per aver offerto sostegno ai tanti rifugiati ucraini. L’arcivescovo maggiore della Chiesa greco-cattolica ucraina ringrazia dunque le strutture della Chiesa in Italia, e in particolare la Cei, e anzi invita “una delegazione della Conferenza episcopale italiana a visitare il nostro Paese e vedere con i propri occhi la tragedia della guerra in corso per condividere il nostro dolore. Per noi sarebbe un grande gesto di solidarietà e di vicinanza della Chiesa italiana”. Infine, il capo della Chiesa greco-cattolica ucraina chiede ai vescovi di unirsi “all’iniziativa di preghiera del rosario per le intenzioni di pace della pace che, attraverso il canale televisivo della nostra Chiesa, unisce in modo telematico il popolo ucraino disperso in tutto il mondo. Le Conferenze episcopali di alcuni Paesi si sono già uniti a questa iniziativa della nostra Chiesa”.

 

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