“Dal giorno dell’Ascensione Dio stesso è cambiato: da allora non è più solo spirito, ma per quanto ci ama reca in sé la nostra stessa carne, la nostra umanità!”. Lo ha detto il Papa, durante il Regina Coeli di ieri, al quale secondo la Gendarmeria vaticana hanno partecipato 25mila persone. “Oggi festeggiamo la conquista del cielo”, ha spiegato Francesco: “Gesù che torna al Padre, ma con la nostra umanità. E così il cielo è già un po’ nostro. Gesù ha aperto la porta e il suo corpo è lì”. In cielo, per il Papa, Gesù mostra a Dio “continuamente la nostra umanità, mostra le piaghe”: “A me piace pensare che Gesù, davanti il Padre, prega così, facendogli vedere le piaghe. ‘Questo è quello che ho sofferto per gli uomini: fai qualcosa!’. Gli fa vedere il prezzo della redenzione, e il Padre si commuove. Questa è una cosa che mi piace pensare. Così prega Gesù. Lui non ci ha lasciati soli. In una parola, Gesù intercede; è nel luogo migliore, davanti al Padre suo e nostro, per intercedere a nostro vantaggio. L’intercessione è fondamentale. Anche per noi è di aiuto questa fede: ci aiuta a non perdere la speranza”.