È arrivato ieri nel Seminario di Ravenna, grazie alla disponibilità del rettore don Federico Emaldi e accolti da don Matteo Papetti, un gruppo di minori stranieri non accompagnati che erano ospiti alla comunità alloggio della Papa Giovanni XXIII di Predappio, ora minacciata da una frana. Si tratta di 25 persone che hanno trovato alloggio nella struttura di piazza Duomo assieme ai loro educatori e che rimarranno per alcune settimane. Lo riferisce “Risveglio”, edizione ravennate del Corriere Cesenate e organo di informazione della diocesi di Ravenna-Cervia (https://risveglioduemila.it). “La vicinanza a chi è nel bisogno fa parte della storia della Chiesa – spiega don Emaldi -. Da sempre l’annuncio del Vangelo passa dalla solidarietà concreta”. A occuparsi dei pasti per i ragazzi la Caritas diocesana con i suoi volontari. Ieri l’arcivescovo Lorenzo Ghizzoni ha visitato l’hub di protezione civile dell’Itis dove sono accolti diverse famiglie di evacuati dalle zone più a rischio alluvione. Ad accompagnarlo nella grande palestra dove giocano i bambini delle famiglie sfollate sono stati Nicolò Pranzini, scout del Ravenna 1, uno dei coordinatori dei volontari dell’hub, e l’assessore Livia Molducci, oltre alla deputata Ouidad Bakkalì. L’assessore e i volontari hanno raccontato all’arcivescovo la macchina della solidarietà che si è messa in moto con pasti e gelati offerti da aziende e ristoranti del posto. “Qui all’hub sono venuti e stiamo accogliendo tante situazioni fragili – ha spiegato Pranzini – anziani soli con figli lontani e anche donne incinta, al settimo o ottavo mese. Ora per loro inizia la fase più dura”. I primi ad arrivare e allestire l’hub sono stati gli scout dell’Agesci, con l’assessore Molducci e la Caritas. Uno stabilimento balneare ha donato i lettini. Nella fase più acuta dell’emergenza, questo hub ha accolto 150 persone.