La nuova presidente generale dell’Umofc è la messicana Monica Santamarina. Ad eleggerla è stata l’ l’Assemblea generale delle donne dell’Unione mondiale delle organizzazioni femminili cattoliche (Umofc), svoltasi ad Assisi dal 14 al 20 maggio sul tema: “Artigiane della fraternità umana per la pace nel mondo”. L’evento ha riunito rappresentanti provenienti da tutto il mondo, con l’obiettivo di affrontare le sfide globali e analizzare il ruolo fondamentale delle donne nella promozione della pace. Oltre 67 organizzazioni da diverse parti del mondo hanno partecipato all’Assemblea, con un totale di 832 partecipanti di 38 Paesi di tutti i continenti. Al termine dell’Assemblea è stata eletta la nuova presidente dell’Umofc, che rappresenterà l’organizzazione nei prossimi quattro anni. “Grazie per la fiducia di avermi scelta come candidata. Seguiremo consolidando tutto il bene che è stato fatto, che è stato molto”, ha dichiarato la neoeletta, già tesoriere nazionale dell’associazione. “Continueremo a camminare verso la professionalizzazione dell’Umofc, sia per quanto riguarda le finanze, il Segretariato, gli organi di governo, i comitati e i gruppi di lavoro”, ha proseguito Santamarina, delineando alcune priorità per l’Umofc. Tra queste, ha ricordato i giovani, con i quali auspica di promuovere il dialogo intergenerazionale. La presidente ha poi spiegato che è sua intenzione lavorare affinché le organizzazioni membro abbiano “gli strumenti necessari per attuare le sei risoluzioni (aree d’intervento) approvate dall’Assemblea”. Tra le priorità – si legge in una nota – il consolidamento e la crescita dell’Osservatorio mondiale delle donne, la difesa della libertà religiosa come diritto umano fondamentale per la promozione della fraternità e della pace, l’impegno a lavorare per la non discriminazione, a denunciare le violazioni della libertà religiosa e a promuovere l’interazione interreligiosa, a rispondere alla crisi alimentare globale e climatica, a costruire un futuro con i migranti e i rifugiati. Infine, l’Umofc intende “promuovere la presenza, la partecipazione e la corresponsabilità delle donne cattoliche nella società e nella Chiesa, affinché possano svolgere la loro missione evangelizzatrice e lavorare per lo sviluppo umano integrale”.